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La questione amianto non va sottovalutata.

Creato il 15 maggio 2011 da Uncittadinoattivo

La questione amianto non va sottovalutata.   Alessandria 27 febbraio 2011

La presenza dell’amianto, ha fatto sinora migliaia di vittime e ogni anno a Casale Monferrato si aggiungono 50 nuovi casi di persone colpite dal mesotelioma.

“Vittorio Demicheli, direttore della Sanità della Regione Piemonte, asserisce che il ‘picco’ dei morti arriverà nel 2020 e da lì, pian piano, le morti decresceranno (ma continueranno ad esserci, chissà per quanti anni).”

Contrariamente a quanto taluni pensano, il problema amianto non riguarda solo i famigliari delle vittime o chi ha avuto la sfortuna di lavorare a contatto con questa pericolosissima fibra, ma tutti i cittadini nessuno escluso.

Il rischio amianto quindi è un problema che non ha e non deve avere bandiere politiche, in quanto chiunque e senza preavviso può diventare il bersaglio di questo temibile male che non lascia speranze e purtroppo visti i lunghi tempi di incubazione del mesotelioma pleurico, anche dopo molti anni da quando si è stati contaminati.

Recenti fatti di cronaca hanno evidenziato che persino chi non ha mai operato nel settore amianto, come ad esempio il Vice Presidente della multinazionale casalese del cemento Buzzi Unicem, Franco Buzzi può esserne vittima.

Mentre scrivo questa lettera, apprendo leggendo un articolo di Silvana Mossano, che il mesotelioma pleurico ha fatto l’ennesima vittima, sabato pomeriggio è morto Bruno Filippi padre del Presidente della Provincia Paolo Filippi.

In tal senso, ritengo doveroso rimarcare che in prima linea in questa lunga guerra a tutela di tutti i cittadini, c’è una brava giornalista, Silvana Mossano (autrice del recente romanzo “Il Cortile”), che con i suoi frequenti e qualificati articoli si occupa di questo dramma, come cronista, dal lontano 1988 per tenere costantemente alta l’attenzione dell’opinione pubblica.

La stessa per difendere i diritti alla salute di tutti noi, non si è limitata a scrivere sul suo giornale, ma nel mese di dicembre 2010 ha pubblicato “Malapolvere”, una città che si ribella alle multinazionali dell’amianto, edito da Edizioni Sonda, un libro denuncia su questa tragedia, in cui si racconta la storia della lotta tuttora in corso contro l’amianto killer dell’Eternit a Casale Monferrato.

In questa battaglia non possiamo lasciarla sola o quasi, personalmente ho segnalato due casi in cui a mio avviso sussiste un rischio amianto, un fabbricato fatiscente con coperture in cattivo stato in via Don Stornini – via Pochettini di fronte al Centro Anziani e una vecchia costruzione in corso Acqui, con annesso un capannone con tetti in eternit dove è presente uno squarcio e alcune lastre sono precipitate al suolo dove probabilmente si stanno sgretolando, e quindi potrebbero liberare nell’aria le pericolosissime pagliuzze della micidiale fibra.

Pertanto considerando che nella nostra Città ci sono diverse altre situazioni più o meno note in cui c’è la presenza di amianto, vorrei perciò sollecitare tutti i cittadini a far sentire la propria voce e chiedere il supporto dei media della Città, nessuno escluso !!!!, alfine di sensibilizzare la nostra Amministrazione Comunale, a predisporre un concreto piano di intervento per far si che il nostro Comune diventi effettivamente (e non solo a parole) Eternit Free.

Inoltre vorrei ricordare che negli scorsi anni, da quanto mi risulta, sono state emesse delle ordinanze di sgombero di alcune coperture in amianto, conseguentemente sorge spontanea la domanda, quali sono stati gli sviluppi delle stesse?

Credo che i cittadini debbano sapere chi mette a rischio la salute di tutti (indipendentemente dal fatto che si tratti di proprietà privata o pubblica) e sopratutto che cosa intende fare in proposito l’Amministrazione Comunale per risolvere il problema, che pur senza creare allarmismi non va assolutamente sottovalutato.

Grazie per l’attenzione.

Pier Carlo Lava

“A Casale Monferrato si mororà d’amianto ancora per quindici anni”

PS.   Allego alcune foto di un fabbricato in via Marengo, nei pressi della concessionaria auto, dove i nuovi proprietari, si dice che siano cinesi, dimostrando lungimiranza e attenzione verso la propria salute e quella del prossimo, hanno recentemente sostituto le preesistenti coperture in amianto.

Clicca per vedere la presentazione.

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