Si può essere intolleranti alle farine senza glutine?
Per rispondere a questa domanda bisogna affrontare la questione nichel! E visto che noi di GFT&L amiamo fare le cose procedendo per gradi tenteremo di farlo anche questa volta dove il “nemico” è il nichel.
Il nichel è un metallo bianco\argenteo ed è ubiquitario (un po’ come il prezzemolo). Oltre al suo larghissimo impiego nell’industria manifatturiera, poichè costituente di molte leghe metalliche(bigiotteria, stoviglie, chiavi, monete e attrezzi metallici vari), e nella cosmesi (mascara, ombretti, rossetti ma anche detergenti), il nichel si trova nel sottosuolo, nei tessuti vegetali, nei tessuti animali ed umani, poichè è fondamentale in alcuni processi biologici necessari per il mantenimento dell’omeostasi:
- metabolismo glucidico e lipidico
- metabolismo ormonale
- mantenimento membrane cellulari
- stabilizzazione acidi nucleici.
Il nichel è a tutti gli effetti un micronutriente; ne sono sufficienti TRACCE affinchè esso possa assolvere le sue funzioni biologiche. Quello contenuto negli alimenti viene assorbito nell’intestino e, poichè è presente nei semi, nei cereali, nelle leguminose, nei molluschi, nei crostacei e in moltissimi altri alimenti, diventa difficile escluderlo dall’alimentazione, qualora ce ne fosse bisogno.
Il nichel può essere anche un inquinante in questi casi la sua concentrazione può raggiungere concentrazioni molto elevate. Ovviamente, in quanto ubiquitario, può diventare contaminante anche per gli alimenti (attraverso varie modalità).
Data la sua ubiquità, il nichel è la causa più comune di dermatite da contatto (se vi interessano le problematiche dermatologiche leggete qui e qui). Le lesioni prodotte da tale reazione possono essere molto fastidiose e durature. Il contatto metallo-pelle fa si che il nichel venga riconosciuto dal sistema immunitario come agente estraneo, che mina l’equilibrio dell’organismo, (come un patogeno) e come tale viene trattato. La risposta immunitaria porta così alla formazione del tipico eczema da dermatite da contatto. L’ingestione di cibi contenenti nichel, può in alcuni soggetti, provocare quella che è conosciuta come sindrome allergica sistemica al nichel (SNAS). I sintomi della SNAS sono sia cutanei che extra-cutanei, inoltre la SNAS è un’allergia da accumulo, cioè significa che se un soggetto ha già accumulato grandi quantità di nichel (è intossicato) allo stesso basterà una minima quantità di nichel per andare incontro ad una forte reazione. Al contrario soggetti disintossicati hanno una tolleranza molto maggiore.
Prima di conclamare una allergia al nichel si può andare incontro a reazioni di ipersensibilità e intolleranza.
I sintomi della SNAS sono:
- perdita di peso
- crampi e gonfiore addominale
- stipsi o diarrea
- afte
- emicrania
- cistiti frequenti
- perdita di capelli
- gastrite e colite
- arrossamenti delle cute, lacerazioni, prurito e bruciore a causa del contatto.
L’allergia da nichel, così come i fenomeni di intolleranza o ipersensibilità vanno diagnosticati tramite test specifici e sempre da uno specialista. Un test molto comune è il PATCH test, utilizzato anche per altri agenti da contatto.
Ed ora arriviamo al quesito che ci siamo posti ad inizio articolo: Si può essere intolleranti alle farine senza glutine?
La risposta è SI. Gli alimenti gluten free, come tutti gli altri alimenti, contengono nichel, quindi il celiaco e il gluten sensitive e tutti coloro che devono evitare l’assunzione del glutine nella dieta, sono esposti comunque al nichel con le conseguenze che ne derivano in caso di soggetti che presentano intolleranza o allergia conclamata. Naturalmente le risposte al nichel non sono uguali per tutti ma rientrano in quella classe di fattori sinergici con la celiachia e altre malattie.
In questi casi la soluzione è ridurre il più possibile l’assunzione di cibi contenenti nichel, anche se come precedentemente detto risulta essere molto complicato. In generale la lista di alimenti da evitare è molto lunga e contiene moltissimi cibi senza glutine (sia materie prime che lavorati), ma in questi casi è bene cercare di rispettarla il più possibile per evitare tutti gli effetti indesiderati di cui sopra.
Perciò, è bene per il celiaco, ma anche per i gluten sensitive e tutti coloro che devono limitare il glutine nella loro alimentazione per motivi di salute, consultare gli specialisti, così da avere una dieta bilanciata, nonostante l’esclusione di diversi alimenti importanti.
Fonti visive e bibliografiche:
Appunti personali
Immunologia – Coico, Benjamin, Sunshine – edises