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La Raccolta

Creato il 30 novembre 2010 da Sfollicolatamente
La RaccoltaEt voila, eccomi di ritorno dalla raccolta uova, trionfante e gloriosa, con..reggetevi bene: sei, addirittura SEI uova!
Estratte, toilettate, e comodamente adagiate nel loro designer loft, tutto vetro e cristallo. In compagnia del seme del nostro impavido donatore (si, stiamo usando il seme di donatore, e questa e' un'altra storia ancora, alla quale va dedicato un post intero, con tanto di discussione etica e politica annessa).
Insomma, per dirla fuor di metafora: mi hanno sedata, mi hanno risucchiato le ovaie, hanno trovato sei uova, le hanno messe in vitro con tanti begli spermini, e ora non ci resta che aspettare e sperare che si fertilizzino.
O, come dice la nostra embriologa di fiducia, una giovine fanciulla che nella migliore delle ipotesi ha giusto abbastanza anni per avere una laurea breve: "Sperare che le uova e il seme facciano amicizia".
Ma ccccooome "facciano amicizia"? Ma l'embriologa non doveva essere una compassata signora dalla parlantina forbita, dall'aria giovanile e brillante, si', ma che pur sempre dimostra tutti gli anni di studio certamente necessari per ricoprire un ruolo di cotanta responsabilita'?
Io, giuro, a questa non davo piu di venticinque anni. I casi sono due: o la fanciulla e' un genio, o da queste parti ti danno il diploma di embriologa con la Scuola Radio Elettra!
Ma forse ero un po' offuscata dalle droghe che mi hanno dato per la procedura del pick up. Direi che e' probabile, visto che dopo una bella dormitina di venti minuti, durante i quali i miei preziosi Sei sono stati aspirati dalle ovaie, ripuliti del liquido follicolare, e accomodati nel loro designer loft, mi sono svegliata decisamente di buon umore. Sara' la morfina (robba bbona, ve lo assicuro), sara' la notizia delle Sei uova, ma veramente ero in pace totale con il mondo intero.
La prima cosa che ho chiesto al risveglio e' stata se potevo vedere le mie uova. Il medico si e' messo a ridere sotto i baffi indiani e mi ha detto che no, per ora non c'e' molto da vedere, ma quando (e SE, aggiungo io) raggiungeranno lo stadio embrionale, potremo guardarli quanto ci pare e piace, e addirittura fotografarli, se proprio ci teniamo.
La seconda cosa che ho chiesto e' stata se, ora che i follicoli sono stati aspirati e quindi non producono piu' dosi massicce di estrogeno, i miei capezzoli potranno finalmente rilassarsi e andare a riposo. Anche qui, risposta negativa: pare che gli ormoni ci mettano un po' ad essere smaltiti, per cui mi devo tenere questi capezzoli in perenne stato da Torre Eiffel per ancora qualche giorno...(e qui scatta l'ode in onore alle mamme che allattano, perche' la Torre Eiffel in confronto non e' niente: donne mie, ma come fate?!)
Insomma, a giudicare dai pensieri a vanvera che mi sono venuti appena svegliata dalla mini-anestesia, sono contenta di aver dormito per quei 20 minuti della procedura. Perche' a quanto pare, molte donne rimangono sveglie, in uno stato di 'conscious sedation', durante il quale sproloquiano alla grande. Il fatto e' che gli oppiacei che ti danno, spesso ti fanno credere di essere precisa e presente, ma in realta' sei con Heidi e le caprette che fanno ciao!
Io gia' ci sto normalmente, con Heidi e le caprette, figuratevi cosa sarei riuscita a dire se fossi stata sveglia.
Dormiamoci sopra, che e' meglio.
E domani, altra scommessa con il caso. La nostra embriologa di fiducia ci telefona per aggiornarci sullo stato di fertilizzazione delle uova (avranno fatto amicizia con il seme del nostro baldo donatore?). E potrebbe fertilizzare un numero qualsiasi di uova, da 0 a 6.
Venghino signori venghino, altra giostra, altro giro!

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