Se verrà ufficilizzata dal Cda Rai odierno, si tratta sicuramente della notizia del giorno in materia di diritti sportivi. Secondo quanto riferiscono i quotidiani in edicola (di cui qui sotto vi riportiamo una piccola rassegna) sarebbe stato raggiunto un accordo tra Rai e Sky sulla "spartizione" della trasmissone delle prossime Olimpiadi Invernali (Sochi 2014) ed Estive (Rio 2016).
A fronte di una spesa che si aggira intorno ai 60 milioni Rai avrebbe acquisito il diritto di trasmettere 400 ore sui Giochi 2016 mentre per quanto riguarda la sessione invernale in programma dal 7 al 23 febbraio del prossimo anno, sulla tv di stato saranno trasmessi solamente degli highlights riassuntivi a fine giornata. La diretta in chiaro sarà free sul digitale terrestre all'interno di Cielo (di proprietà Sky, ndr)
Sky oltre alla somma in denaro, ottiene una maggiore presenza per i suoi spot all'interno del palinsesto Rai e la possibilità di rendere visibile ai propri abbonati (con criptaggio NDS) gli eventi Rai "oscurati" in genere oscurati alla platea satellitare.
Articolo di Simone Rossi
per "Digital-Sat.it"
(twitter: @simone__rossi)
Colpo grosso, la Rai trasmetterà i Giochi di Rio - da "Il Corriere della Sera"
La Rai torna il network dell’Olimpiade: i teleabbonati di viale Mazzini potranno seguire gratuitamente, e in chiaro, i Giochi olimpici di Rio de Janeiro del 2016. Lo aveva detto giorni fa Giovanni Malagò, presidente del Coni: «Non voglio pensare che il più grande evento del Pianeta non venga trasmesso dal servizio pubblico, spero che la Rai ci ripensi». Così in effetti è stato. Nelle ore scorse il direttore generale della Rai. Luigi Gubitosi. ha concluso un accordo con Sky, che deteneva i diritti dal lontano ottobre 2008. Si parlò, ai tempi di un valore prossimo ai 155 milioni per i diritti dell’olimpiade invernale di Sochi 2014 e di quella estiva 2016 di Rio de Janeiro.
Oggi l’accordo messo a punto dal vertice della Rai verrà sottoposto al voto del Consiglio di amministrazione sotto la voce «informativa urgente». Secondo le prime ricostruzioni, la Rai pagherebbe i diritti a Sky per un valore di 60 milioni con un progetto molto ampio: 400 ore di trasmissione (non più 200), l’uso di Raidue come canale sportivo e spazi continui su RaiSport1 e RaiSport2, serate speciali anche su Raiuno: molto di questo materiale apparirà in Alta Definizione.
Sky manterrà invece i diritti pieni per l’Olimpiade invernale di Sochi (alla Rai andranno gli highlight degli avvenimenti principali), che trasmetterà su Cielo, ovvero il canale satellitare e digitale terrestre in chiaro. E in cambio potrà contare su numerosi spazi pubblicitari Rai.
Due interessi che convergono: una politica di revisione delle spese da parte di Sky, sempre più impegnata sulla serialità e meno sui grandi eventi; e il ruolo di servizio pubblico della Rai (basta ripensare alle parole di Malagò) che obbliga viale Mazzini a offrire a chi paga il canone della tv pubblica i grandi eventi mondiali, a partire proprio dallo sport. La mossa si inserisce nella filosofia della Rai di Gubitosi che ha come rotta il 2016, inteso non come appuntamento olimpionico ma come scadenza della Concessione Rai-Stato.
Traguardo essenziale per il futuro stesso della Rai così come la conosciamo. Quindi il vertice di viale Mazzini è impegnato sul piano della credibilità come servizio pubblico e in chiaro. Cioè senza pagamenti supplementari rispetto al canone.
L’Olimpiade 2016 appare come l’occasione ideale. Al settimo piano di viale Mazzini non si parla di fine del «regime di concorrenza» tra Rai e Sky, che viene considerata come un competitor. Si indica invece la possibilità di raggiungere intese, nel comune interesse, com’è già avvenuto recentemente nel settore della Formula 1. Il voto di oggi in Consiglio è vincolante (la spesa di 60 milioni lo impone). Ma sembra difficile immaginare voci contrarie, proprio per l’importanza che l’Olimpiade ricopre per i teleutenti che pagano il canone.
Sorpresa, Giochi 2016 alla Rai - da "Il Corriere dello Sport"
La Rai ha raccolto il «grido di dolore» del precidente del Coni, Giovanni Malagò e trasmetterà le Olimpiadi estive di Rio de Janeiro. Oggi il Consiglio di Amministrazione della tv di Stato dovrebbe ratificare un clamoroso accordo con Sky, un accordo che ridisegna strategie e alleanze nel mondo televisivo e che consentirà agli abbonati dell’emittente satellitare di tornare a vedere i programmi trasmessi da Saxa Rubra come era un tempo, prima della «nascita» del decoder alternativo che non è mai decollato.
L’intesa soddisfa tutti e due i soggetti consentendo da un lato alla Rai di trasmettere un evento storico e qualificante del suo palinsesto e a Sky di recuperare un bel po’ di milioni (tra i cinquanta e i cento ma la cifra reale dovrebbe essere più vicina ai cento). Il fatto è che l’emittente di Rupert Murdoch aveva acquistato i diritti olimpici quando non aveva quelli della Formula Uno e del Motomondiale.
Adesso sui canali satellitari (che nel frattempo anche attraverso Fox Sports hanno recuperato tutti i grandi campionati calcistici europei) si registra un certo «affollamento». Conclusione: un’intesa che chiude una fase caratterizzata da molte punture di spillo. E d’altro canto, gli esperti sottolineano che anche in Inghilterra i rapporti tra BSkyB e la Bbc sono ispirati a produttiva cordialità.
CONTENUTI - Il direttore generale della Rai oggi al Consiglio di Amministrazione illustrerà i contenuti dell’intesa. Ma le voci attribuiscono all’accordo caratteri in qualche misura storici. Perché questa volta non siamo alla «spartizione»: tutto a Sky e una parte alla Rai.
Gli uomini di Murdoch hanno ceduto tutto il «pacchetto» Rio de Janeiro conservando, però, gli highlights dell’evento. In sostanza la manifestazione che si svolgerà in Brasile dal 5 al 21 agosto del 2016 verrà totalmente trasmessa dalla Tv di Stato che, però, la renderà visibile anche nel bouquet di Sky. E questa apertura probabilmente prelude a una «visibilità» totale di quegli eventi che sino ad ora Saxa Rubra cripta.
Conclusione, si torna al passato quando attraverso il decoder Sky si vedevano tutti i programmi della Rai (Mediaset, d’altro canto, ha già enormemente ridotto il numero degli eventi che «oscura»). Gli abbonati Rai, però, non vedranno le Olimpiadi invernali che si svolgeranno a Sochi dal 7 al 23 febbraio del prossimo anno. Sky, infatti, ha ceduto alla Rai soltanto gli highlights.
CIELO - Ma le novità per gli utenti televisivi non si fermano qui. Gli uomini di Rupert Murdoch sono intenzionati a dare una spinta agli ascolti di Cielo, canale che si vede in chiaro sul digitale terrestre (e ovviamente nel bouquet di Sky). Ma per realizzare questo progetto ci vuole il traino di un grande evento.
Gli uomini di Sky lo hanno individuato nel Motomondiale: Cielo potrebbe trasmettere buona parte (se non proprio tutti) dei gran premi. D’aitro canto, Murdoch sembra intenzionato a giocare la sua partita anche sul fronte del «chiaro» ingolosito probabilmente da un dato: un punto in più di share all’anno vale cinquanta milioni.
Sky avendo fatto incetta di diritti ha ormai riempito il palinsesto annuale. Il campionato italiano garantisce all’emittente trentotto fine settimana; Formula Uno e Motomondiale ne coprono altri trentacinque. In più, la Bundesliga (su Sky), la Premier, la Liga, la Ligue 1 e la FA Cup (su Fox Sports). L’intesa dovrebbe essere accolta con soddisfazione al Coni visto che un mesetto fa Giovanni Malagò manifestò le sue preoccupazioni: «Non riesco a immaginare che un evento sportivo così importante non venga trasmesso dal servizi
La Rai si prende i Giochi di Rio, a Sky l'esclusiva di Sochi 2014 - da "La Repubblica"
La Rai si riprende le Olimpiadi estive. L’accordo con Sky è stato chiuso nei giorni scorsi: la tv di Stato trasmetterà in esclusiva e naturalmente in chiaro i Giochi di Rio 2016, mentre Sky sarà la sola emittente a trasmettere quelli invernali di Sochi 2014 (anche in chiaro, sul canale Cielo) . Il tutto con un’ovvia clausola: la Rai non potrà criptare il proprio segnale (come invece fa oggi per gli eventi di cui detiene i diritti in esclusiva) per impedire agli abbonati Sky di vedere le gare olimpiche. Nessun dettaglio filtra sulle cifre dell’accordo raggiunto dopo una lunga trattativa: si parla di un investimento per la Rai compresa tra i sessanta e gli ottanta milioni di euro.
Nel 2008 la tv diMurdoch aveva strappato alla concorrenza le esclusive dei Giochi di Vancouver (2010), Londra (2012), Sochi (2014) e Rio De Janeiro (2016). Trasmettendo tutti gli eventi in esclusiva, Sky avrebbe dovuto così diventare la tv olimpica ufficiale, almeno in Italia. Ma per coprire le Olimpiadi di Londra, l'azienda si è prodotta in uno sforzo tecnico ed economico senza precedenti (i canali dedicati, l’hd, il mosaico interattivo). Il risultato sul piano qualitativo è stato indiscutibile. Sul piano commerciale, invece, le cose non sono evidentemente andate come si sperava. Tanto che ai vertici dell’azienda si è deciso per questa retromarcia.
L’accordo fa contenti tutti. Quelli di Sky che hanno visto comprimersi l’esposizione finanziaria e adesso possono tornare a fare campagna acquisti su prodotti considerati più “sexy” e coerenti al prodotto (nel mirino, ad esempio, c’è tutto il Motomondiale). E quelli della Rai che, concludendo un ottimo affare, tornano ad appropriarsi di un evento globale e istituzionale, perfetto per riaffermare il proprio ruolo di servizio pubblico. Ma soprattutto, l’accordo farà contento il pubblico che, a Londra, non aveva premiato l’investimento di Sky preferendo comunque la copertura “low cost”
Diritti Tv, la Rai si riprende le Olimpiadi 2016 - da "Il Messaggero"
Le Olimpiadi invernali di Sochi del prossimo febbraio sulla piattaforma a pagamento Sky, quelle brasiliane del 2016 in chiaro sui canali pubblici Rai. La spartizione è stata sancita tra le due aziende televisive, che hanno trovato l’intesa su una questione che rischiava di «limitare la visione» di un evento come le prossime olimpiadi, a gran parte degli italiani.
Dopo una trattativa andata avanti per diverso tempo (e che sembrava avere nello scorso 30 giugno la deadline) Sky ha scelto di lasciare all’ente di Stato, per una cifra che si aggirerebbe sui 65 milioni di euro, la diffusione delle gesta sportive della Pellegrini e di Bolt, tanto per fare due grandi nomi attesi all’appuntamento.
La tv di Murdoch, che aveva battuto la Rai nel 2008 comprando i diritti tv per ben quattro eventi olimpici, due estivi e due invernali, mettendo all’angolo la tv nazionale, non trasmetterà nessuna gara della prossima Olimpiade, facendo marcia indietro rispetto a Londra 2012, quando mise in campo un vero e proprio battaglione di tecnici e giornalisti, oltre ad un grande dispiegamento di mezzi per coprire tutte le gare inglesi. Evidentemente, nei piani alti della sede Sky a Milano, non sono rimasti particolarmente soddisfatti della risposta, data dal decoder alla grande copertura olimpica di un anno fa.
FORMULA1 E MOTOGP - Meglio concentrarsi, dunque, su altri eventi di maggior richiamo, come i mondiali di Formula Uno e il Motomondiale, oltre ai Campionati Mondiali di Calcio, in programma il prossimo anno sempre in Brasile e che restano un’esclusiva di Sky, partite della Nazionale a parte, che saranno trasmesse anche dalla Rai. Anche per i grandi appuntamenti con i motori, Sky detiene l’esclusiva dei diritti: fino al 2017 per la Formula uno e fino al 2018 per il Motomondiale, che dopo anni di Mediaset dal prossimo anno sarà trasmesso soltanto sul satellitare. Eventi che nei prossimi tre anni consentireanno alla tv di Murdoch si coprire ben 35 week-end annui. A Sky restano anche i diritti dell’Olimpiade di Sochi, che la Rai non ha voluto. Le gare invernali, però, verranno trasmesse, oltre che sui canali sportivi a pagamento di Sky, anche su Cielo, per permetterne la visione in chiaro.
La Rai, con questo accordo torna a svolgere la funzione di servizio pubblico, come il presidente del Coni malagò aveva auspicato proprio qualche settimana fa. Per mandare in chiaro tutte le gare dell’Olimpiade del 2016, e non soltanto una parte, come era stato fatto per Londra 2012, in viale Mazzini insieme all’acquisizione dei diritti hanno dovuto sottoscrivere anche la clausola che impedirà alla Rai di oscurare l’evento (come fa ora per le partite della nazionale, per esempio) sui canali Rai presenti sul bouquet di Sky.
Da capire, dopo questo accordo, che fine faranno i diritti per le Paralimpiadi, un evento che dal 2016 sarà a pagamento e sul quale nessuno vuole investire. Nè Sky (che le aveva trasmesse da Londra, ma erano gratis) nè la Rai, che non ha abbastanza soldi, e quei pochi che ha sono stati investiti tutti sul Brasile per garantire il servizio pubblico in occasione di grandi appuntamenti sportivi mondiali, com’è nei suoi obblighi.