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La Recensione dei Lettori: Giovi 88 per Prometheus

Creato il 20 settembre 2012 da Frenckcinema @FrenckCinema

Prometheus

(Attenzione Spoiler) Anno 2079, in Scozia un gruppo di scienziati capitanati da Elizabeth Shaw interpretata da Noomi Rapace e Charlie Holloway interpretato da Logan Marshall-Green rinviene un’antica pittura raffigurante un gigante che indica un sistema stellare. Questa pittura è identica ad altre rinvenute in altre parti del mondo, appartenenti a popoli differenti e lontani nel tempo.

Risulta subito chiaro alla dott.ssa Shaw che queste pitture simboleggiano un “invito” da parte degli Ingegneri, razza che a suo avviso ha creato la vita sulla Terra come si può vedere anche nel prologo del film, a raggiungere il loro pianeta natale per scoprire i segreti della vita e il perché dell’origine dell’umanità.

Il miliardario Peter Weyland (Guy Pearce), a capo della Weyland Corporation, finanzia la spedizione scientifica (rigorosamente segreta) verso il pianeta LV-223 ed ecco che il film si sposta sull’astronavePrometheus che approda sul suddetto pianeta nel 2093. Tra i diciassette membri dell’equipaggio possiamo trovare, assieme ai due scienziati che hanno scoperto l’esistenza degli Ingegneri, Meredith Vickers (Charlize Theron), autorità di controllo della missione, un androide dalla personalità molto complessa David (Michael Fassbender) e il capitano della nave Janek (Idris Elba).

Da qui comincerà una grande e avvincente avventura alla ricerca dei creatori della razza umana e alla ricerca delle risposte alle domande fondamentali della vita ma ben presto l’equipaggio della Prometheus scoprirà una terribile verità, e il viaggio si tramuterà in un incubo terrificante e senza via d’uscita…

Dopo mesi e mesi di attesa, rinvii vari e anticipi soft ecco che finalmente Prometheus è atterrato anche nel nostro paese. E dopo averlo visto, devo ridimensionarlo rispetto alle mie aspettative che, da quando ho visto il primo incredibile trailer, erano quelle di assistere ad un capolavoro. Capolavoro che non ho visto, ma non fraintendetemi Prometheus è un grande film fantascientifico ma decisamente controverso.

Il grande Ridley Scott, dopo essersi svegliato dal criosonno durato esattamente 30 anni, fa il suo ritorno alla fantascienza e torna regalandoci un film maestoso, potente, visionario, spettacolare e anche introspettivo ma purtroppo rovinato da una sceneggiatura non all’altezza e incompleta.
Il problema principale è che c’è troppa carne al fuoco, troppe domande alle quali non si trova risposta. Ma la cosa che attenua la delusione è che nel finale si scopre che questo film non è altro che un tassello, un inizio per qualcosa di più grande e definitivo che (almeno lo spero) darà risposta a tutte le domande proposte e si legherà definitivamente con Alien.

Già Alien, il mitico capolavoro del 1979, il film che ha lanciato Scott e che ancora oggi si può ammirare in tutto il suo splendore e terrore. E qui faccio una premessa importante: è sbagliato paragonare Prometheus ad Alien. 
E’ vero la mano è la stessa, questo è un prequel che è tenuto, tra le tante domande, a dare risposta anche alle origini del mitico e spaventoso xenomorfo, e in tante scene Scott strizza l’occhio al vecchio capolavoro. Ma Prometheus è un film differente. Più fantascienza pura e meno horror. Perché in fin dei conti Alien era un horror fantascientifico, Prometheus è un film di fantascienza a tinte horror. E c’è una grande differenza.


Fatta questa doverosa premessa partirei a trattare le domande e le mancate risposte che ci sono nel film, il fattore a mio avviso più problematico della pellicola. La domanda fondamentale e la più scontata è: perché gli ingegneri ci hanno creato? Esperimento? Errore? Se invece è una cosa voluta perché l’hanno fatto? E perché poi hanno cambiato idea? E Alien come nascerà, dato che quello che si vede verso la fine è una sorta di antenato? E il famoso ingegnere che si vede in Alien seduto al comando dell’astronave con un buco nel petto dov’è? Questa è una minima parte delle domande che lo spettatore si farà dopo aver visto Prometheus e questo dibattito dimostra la grandezza e la complessità di questo film. Ma alla fine ho ripensato a quello che ho visto e ho detto: “aspetta un momento! Il pianeta si chiamava LV-223 e perciò non è il famoso LV-426 che abbiamo visto nel primo Alien!”.

Allora lì scopriamo che in realtà dopo 120′ minuti non abbiamo concluso niente o quasi, abbiamo visto un grande film di fantascienza come non se ne vedevano da anni ma dovremo aspettare il secondo capitolo per trovare la risposta alle domande chiave proposte da Scott e il giusto e naturale legame con Alien. Ma purtroppo questo sequel ancora non esiste perciò questo prequel va valutato singolarmente e non come componente di due film, e quindi si può tranquillamente dire che tutte queste mancate risposte penalizzano Prometheus e lasciano l’amaro in bocca allo spettatore.


Vi ricordo che potrete leggere anche la recensione della redazione firmata da Frenck Coppola qui.

Tuttavia ci sono anche tanti aspetti positivi a partire dal lato horror e della tensione, infatti qui il vecchio Scott non perde colpi e ci trascina in un avventura coinvolgente ed inquietante in grado di spaventare e sorprendere lo spettatore. Molte scene violente e spassionatamente horror, tra cui una decisamente disturbante che farà a lungo discutere. Ci sono alcuni colpi di scena, delle ambientazioni eccezionali e sfruttate al meglio, c’è l’androide curioso ma anche freddo calcolatore David (M.Fassbender) sublime nella sua interpretazione, e un cast decisamente all’altezza. N.Rapace non regge il confronto con S.Weaver (protagonista dell’indimenticabile Alien) ma il suo personaggio è profondamente differente e non mi è affatto dispiaciuto così come lo spassosissimo e coraggioso I.Elba e “l’antipatica” e cinica C.Theron. 


Prometheus
La regia di Scott, lasciando perdere i buchi nella sceneggiatura e qualche forzatura di troppo, è ai massimi livelli ed è ulteriormente esaltata da un buonissimo 3D, il migliore degli ultimi anni ma ancora lontano da quello fantastico di Avatar, da degli effetti speciali semplicemente da oscar e da una grande colonna sonora. Da notare anche le tante trovate tecnologiche originali e la grande cura nei dettagli, che dimostrano che la fantascienza è l’habitat ideale del grande Ridley Scott. A far da contrasto a tutti questi pregi c’è una parte finale che ho trovato avvincente ma incredibilmente veloce e confusa rispetto alla splendida prima parte, probabilmente vittima di svariati tagli (si parla di almeno 30 minuti) che penalizzano il film.

Un altro difetto alquanto fastidioso che ho notato è il comportamento di alcuni personaggi in alcune situazioni. Non so se anche qui c’è lo zampino dei tagli già citati ma alcuni comportamenti sono discutibili e stupidi, sembra quasi che i membri dell’equipaggio non si rendano conto della gravità della situazione che piano piano si va delineando e alcuni di loro resteranno vittime delle loro strampalate scelte.


Come potete leggere le risorse per il capolavoro c’erano tutte ma la mania di spezzettare i film e di “allungare il brodo” penalizza oltremisuraPrometheus, che nonostante tutto resta un grande film di fantascienza e un horror decisamente teso e coinvolgente che consiglio agli appassionati. Quindi il voto non può essere altissimo ma magari dopo aver visto il sequel o anche la extended cut potremo rivalutare ancor più in positivo questo valido punto di partenza verso le risposte alle origini di Alien e alle domande fondamentali della vita.

VOTO: 7,5

Di Giovi 88

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