La Red Bull la smentito l’ipotesi di costruirsi in proprio un motore di F1. La crisi nera della Renault alimenta le voci, ma sia Horner che Mateschitz hanno negato con forza l’ipotesi.
La smentita arriva direttamente dal team principal della squadra austriaca Chris Horner che spera cosi di chiudere questa indiscrezione che va avanti da diverse settimane anche a causa della scarsa competitività del motore Renault.
“Non abbiamo alcun desiderio di diventare costruttori di motori” ha spiegato Horner. “Noi vogliamo lavorare con un partner forte. Vogliamo essere competitivi, vogliano correre davanti e la Renault ha la necessità di colmare il gap dalla Mercedes”.
“Prima di tutti bisogna vedere quali saranno i piani della Renault. Una squadra come la Red Bull non è a corto di scelte, ma vogliamo essere sicuri di essere competitivi a lungo termine. Ovviamente progettare e produrre il nostro motore non fa parte di tale piano”.
Oltre a Horner, anche il boss Dieter Mateschitz ha negato la possibilità che la Red Bull arrivi a costruirsi un motore in proprio.
“Non vale nemmeno la pena negare questa storia” ha dichiarato Mateschitz. “Chiaramente i nostri problemi non sono di nostra responsabilità e non sono influenzati [da noi]. Abbiamo vinto quattro doppi campionati del mondo nelle ultime stagioni con la Renault e dobbiamo essere leali”.
“Ma la situazione è grave. la Renault deve dare priorità assoluta allo sviluppo del powertrain”.
Con il blocco dello sviluppo sarà difficile, se non impossibile per la Renault migliorare la situazione, ma Horner chiede almeno l’affidabilità a breve termine visto che in Austria è arrivato un altro ritiro per Vettel.
“Hanno problemi con l’affidabilità e le prestazioni. Ci sono certe cose che si possono ancora fare quest’anno”.