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La regina dei boschi

Da Fluente

La regina dei boschi.

Buongiorno e buon Martedì 16 di Novembre.Parliamo della favolosa castagna di grande attualità in questo mese,della quale in molti ci avete chiesto notizie. La Castagna sativa è una pianta tipica della flora italiana, oltremodo longeva; sono noti alcuni famosi esemplari come il castagno di Sancerre e il castagno detto “dei cento cavalli” all’Isola d’Elba, la cui immensa chioma poteva ombreggiare cento persone a cavallo radunate attorno al suo tronco ; altrettanto noto è il “castagno di Montmorency” sotto il quale J.J. Rosseau scrisse alcune delle sue opere più famose.L’area del castagno si estende nelle regioni del bacino del mediterraneo.In Italia attualmente gli alberi di castagno sono distribuiti lungo l’arco alpino e sulle dorsali appenniniche. In Germania e in Inghilterra si trovano castagni anche molto belli che tuttavia, a causa della situazione climatica non favorevole di quelle regioni, danno frutti scarsi o addirittura non ne danno. L’altitudine media a cui il castagno vive nell’Italia centrosettentrionale oscilla tra i 300 e gli 800 metri, mentre sull’Etna arriva fino a 1400-1500 metri, e sulla Sierra Nevada addirittura fino a 1600. I castagni prosperano nei terreni non calcarei; inoltre il castagno è pianta che assorbe grandi quantità di potassio, elemento che quindi è opportuno reintegrare nel terreno per ottenere frutti migliori.Per quanto riguarda il frutto, le varietà coltivate si distinguono in due gruppi: nel primo sono comprese le varietà di castanea sativa che producono frutti piccoli o medi, le castagne propriamente dette; nell’altro gruppo sono invece comprese le varietà migliori,che producono i cosiddetti marroni, frutti tondi con polpa zuccherina e consistente. I “marroni” si prestano ad essere bolliti in una soluzione di acqua e zucchero e quindi ad essere conservati per qualche tempo. L’industria di questi dolci è particolarmente diffusa nel nostro Paese, tanto al Nord che al Sud, ed ha origini antichissime: fino dal 1300 i pasticceri fiorentini “glassavano” i marroni più belli, ai quali veniva riservato un posto d’onore al termine di grandi banchetti.Prima di salutarvi ho trovato la ricetta per fare il famoso “Castagnaccio”.

“Il Castagnaccio”
Per un castagnaccio destinato a 8-10 persone occorrono mezzo chilo di farina di castagne, otto cucchiai di olio d’oliva, una presa di sale, 50 gr di uva sultanina, 50 gr di pinoli, un rametto di rosmarino.
Versare lentamente acqua fredda sulla farina che precedentemente avrete disposto a fontana, in modo da ottenere una pastella di giusta consistenza; aggiungete il sale e 2 cucchiai d’olio e mescolate.

Ungete la teglia con 4 cucchiai d’olio, versateci la pastella, cospargetela con l’uva, i pinoli , il rosmarino e un filo d’olio.

Cuocete per un’ora in forno ben calbo (175°) non mi rimane che augurarvi un buon appetito.

La regina dei boschi.

 


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