di Stieg Larsson - Marsilio
Libero! Finalmente libero. La trilogia è finita. Di Millenium e della psicopatica hacker non se ne saprà più nulla, mai più. A meno che qualche impavido erede non si dia da fare per continuare questo stillicidio.
Ottocento pagine e oltre a libro, decine di personaggi, molti dei quali inutili, parentele continue e reiterate e incrociate, spie, servizi segreti, stampa libera, stampa prezzolata, pulotti buoni e cattivi, ministri, presidenti, donne, uomini, stupri, omicidi, pestaggi, furti, ospedali, ricoveri, pazzi e psichiatri, maltrattamenti, pedofili, computer, redazioni, segretarie di redazione, redattori, detrattori, forse anche qualche trattore, freddo, caldo, mare e monti, neve.... insomma un frappé di tutto e di più che sta insieme con la colla, appassiona poco, e soprattutto annoia.
Io non capisco tanto successo, tanto accorrere in libreria, tanta ammirazione.
Non ha neanche quel tono 'gelido' che quasi sempre compare nei giallisti nordici, quel freddo non solo climatico che tanto rende affascinanti i gialli scandinavi. Anzi, sono libri molto mediterranei, molto caldi, e proprio per questo si avvicinano a molti altri e quindi li rendono poco originali.
Ma tant'è. Sono io quello fatto male. Vince chi vende, mica chi critica, tra l'altro solo sulla base dei suoi gusti personali. E poi, a che titolo?
Una cosa però me la passerete, perché mi è rimasta proprio qui.
Ma questi per anni, per oltre 2.400 pagine, per migliaia di pasti consumati, si cibano solo di caffé e di tramezzini? E poi con che cosa? io non l'ho capito...