Neil Gaiman è uno scrittore molto amato sia dai ragazzi che dagli adulti, quelli che sono a proprio agio nei territori del fiabesco e che trovano conforto nel carattere ricorrente delle sue narrazioni. Più che innovare i generi, ad ogni suo libro Gaiman rinnova miti e leggende, impastandoli con tratti moderni, talvolta ironici, spesso orrorifici, ma sempre portando rispetto alla tradizione, nutrimento del suo immaginario.
La Regina nel bosco, di Neil Gaiman, illustrazioni di Chris Riddell, traduzione di Simona Brogli, Mondadori 2015, 17€.
L’ultimo libro di Gaiman approdato da poco in libreria è La Regina nel bosco, una sontuosa fiaba illustrata nei toni del bianco, nero e oro dal maestro Chris Riddell. Il connubio fra scrittore e illustratore è solido e oltremodo riuscito: se in L’esilarante mistero del papà scomparso, il duo aveva dato fondo a tutto il repertorio di personaggi preferiti dai bambini e tipici della letteratura d’evasione (pirati, dinosauri, vampiri, scienziati, selvaggi) mischiandoli in una sarabanda comica, qui la storia si fa seria, anche se ammantata di fiaba. Che i lettori abbiano 9, 12 o 40 anni, ne resteranno affascinati e catturati.
Il racconto prende il via da qualcosa di sentito dire e di già noto, sia ai personaggi che ai lettori. Pare che un’epidemia di sonno stia colpendo tutti gli abitanti del regno di Dorimar. Pare che si irradi dal castello al centro della Foresta di Acaire, dove una principessa giace da cento anni vittima di un malefico sortilegio. Per svegliarla, in molti valorosi hanno perso la vita.
Quando il contagio rischia di raggiungere il regno di Kanselaire, poco oltre le montagne, la giovane Regina sceglie di prendere le armi e di raggiungere la sorgente dell’incantesimo, nonostante sia alla vigilia delle sue nozze. Accompagnata dai suoi fidati nani, decide di attraversare il reame dei dormienti e di espugnare il castello, serrato dai rovi.
Quante suggestioni in ogni pagina, tante che è un peccato svelarne anche solo qualcuna, togliendo al lettore il gusto di scoprirsi parte della storia nel suo farsi, colmando con i propri ricordi di lettore gli spazi vuoti lasciati dalla scrittura: nomi omessi o dimenticati, vicende taciute ma ben presenti.
La capacità di Gaiman di trasformare situazioni note in scenari nuovi, altrettanto coerenti e necessari degli originali, poi, è sorprendente: nel suo racconto ogni destino sembra essere già stato scritto, eppure lo scarto è dietro l’angolo, il cambiamento di prospettiva, la metamorfosi. Come uno scultore, egli riesce a far emergere dalla materia grezza dell’immaginario fiabesco una forma diversa, lucida e armoniosa, che pare essere sempre stata incastonata lì dentro.
Le immagini di Chris Riddell, che non solo accompagnano il testo ma lo illuminano e ne cambiano il ritmo, hanno la sua stessa qualità: sono classiche e minute, aggraziate e provocanti. Non un dettaglio è fuori posto, i dettami dell’iconografia fantastica sono rispettati, ma un’inquietudine vibra sotto la superficie e compare nelle figure sotto forma di simboli macabri e ombre di un nero intenso, che si insinuano alle spalle dei personaggi.
La Regina nel bosco è un gioiello, un libro prezioso sia nel contenuto che nella forma, che l’editore Mondadori ha appropriatamente impacchettato con una raffinata sovracopertina opaca e semitrasparente, come il velo incantato che ricopre la bella addormentata.
Dopo aver parlato del libro, è il momento di parlare un po’ delle persone che ci stanno attorno e del loro impegno a favore della lettura.
Chris Riddell è stato da qualche mese insignito del titolo di Children’s Laureate: la carica, di durata biennale, non arriva soltanto come riconoscimento di un grande talento, ma comporta la responsabilità di ricoprire il ruolo di “ambasciatore” della letteratura per ragazzi nel Regno Unito e all’estero, spendendosi in azioni di promozione della letteratura per ragazzi. Riddell ha già dichiarato il suo impegno a sostegno dell’educazione all’immagine, della pratica del disegno e delle biblioteche e dei bibliotecari come cuore del sistema scolastico.
Neil Gaiman è una superstar della letteratura fantastica e per ragazzi: con il suo immancabile cappotto nero e i capelli ribelli, campeggia nei risguardi dei suoi libri con aria sorniona e fascinosa.
Come celebrità, Gaiman ci mette la faccia anche nei confronti della diffudione della lettura: di recente, nel suo discorso per la Reading Agency, lo scrittore ha ribadito con forza l’urgenza di mettere i libri, soprattutto quelli di fiction, al centro della vita dei ragazzi. Favorendo l’accesso alla lettura dei più giovani, la letteratura d’evasione e di qualità ha l’importante compito di aprire la porta verso scoperte e idee sempre nuove, facendo crescere non solo potenziali nuovi lettori, ma cittadini più consapevoli.
Abbiamo l’obbligo – noi tutti, adulti e bambini, scrittori e lettori – di sognare a occhi aperti. Abbiamo l’obbligo di immaginare. È facile far finta che nessuno possa fare niente per cambiare il mondo, che la nostra società sia enorme e che gli individui non contino nulla. Ma la verità è che gli individui possono cambiare il loro mondo, gli individui danno forma al futuro e lo fanno immaginando che le cose possono essere diverse.
Potete leggere una bella sintesi del discorso in italiano su Fumettologica, altrimenti sulle pagine del sito The Guardian ne trovate una trascrizione quasi completa.
E poi ci sono io, la lettrice. È oramai da più di 18 anni che ho un debito di riconoscenza verso Neil Gaiman, lo scrittore che mi ha fatto innamorare dei fumetti come mai avrei pensato. Quando si è trattato si scegliere per l’evento Bookface* il libro che ha cambiato la mia vita e la mia prospettiva di lettrice durante l’adolescenza, io ho scelto uno dei volumi di Sandman, la serie che consacrò Gaiman, ancora giovanissimo, come maestro del fantastico e che ha segnato la sua carriera e il suo stile indelebilmente.
I romanzi per ragazzi e giovani adulti, Coraline, Stardust, Il figlio del cimitero, sono venuti dopo, ma in essi ci sono tracce dell’universo sognante e tenebroso, intriso di mito e letteratura, retto dal Signore dei Sogni, sua sorella Morte e gli altri Eterni…
Prima che questo conturbante e immaginifico mese di ottobre sia finito, vi prometto che parleremo ancora delle oscure e meravigliose storie di Neil Gaiman!
*Che cos’è Bookface: è un evento facebook a sostegno della candidatura al bando cheFare di Xanadu – Comunità di lettori ostinati, il progetto di promozione delle lettura per ragazzi dai 13 ai 16 anni di Hamelin Associazione Culturale.
Se non conoscete Xanadu e le sue interessantissime proposte bibliografiche, dovete assolutamente andare a guardare il sito. Vi anticipo in anteprima che la lista di letture consigliate della nuova edizione è bellissima e ci trovate anche Neil Gaiman, con Buona Apocalisse a tutti! (di cui vi ho parlato qui).
Se volete votare Xanadu, collegatevi a questo link. Votare è veloce, gratuito (occorre registrarsi sul sito, ma non c’è pericolo di spam) ed è un piccolo, grande gesto a sostegno della promozione della lettura nelle scuole secondarie italiane.