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La Regione Piemonte, dopo 35 anni, ha una nuova legge urbanistica come valido strumento

Da Maurizio Picinali @blogagenzie

TORINO Marzo 2013 Il Presidente della Giunta regionale, Roberto Cota, ha accolto con soddisfazione il voto favorevole espresso il 19 marzo dal Consiglio regionale al testo che sostituisce la "storica" normativa n.56 del 1977.
Ovviamente soddisfatto anche il vicepresidente ed assessore all’Urbanistica, Ugo Cavallera: "In questi decenni, molti sono stati i tentativi di riscrivere la 56: con orgoglio possiamo dire che a metà di questa legislatura siamo riusciti a portare a termine la riforma della legge urbanistica, obiettivo che ci eravamo posti all’inizio del nostro mandato e che rappresenta una concreta dimostrazione dell’impronta moderna e riformatrice dell’amministrazione regionale."La Regione Piemonte, dopo 35 anni, ha una nuova legge urbanistica come valido strumentoIn estrema sintesi, la nuova legge si basa su principi semplici e condivisi:
- un articolato più semplice e chiaro, per aumentare le certezze normative e per favorire gli interventi;
- la scelta di favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente, limitando l’uso dei suoli agricoli, risorsa preziosa del Piemonte;
- la collaborazione continua con i Comuni, definendo i piani regolatori e le loro principali varianti attraverso le "conferenze di copianificazione", una esperienza che distingue il Piemonte nel panorama delle Regioni italiane;
- l’ingresso nel mondo della "urbanistica senza carta", favorendo la gestione delle pratiche solo per via telematica.
"Resta ancora - ha puntualizzato Cavallera - una sfida da affrontare, tipica del nostro Piemonte e dei suoi 1207 Comuni: ben la metà del totale ha difficoltà a gestire la complessità tecnica dell’urbanistica, seppur semplificata, per le carenze di bilancio e di organico. La Regione deve pertanto offrire un rinnovato sistema di aiuti tecnici ai Comuni, nella convinzione che un’urbanistica corretta sia una chiave di sviluppo del territorio: ogni intervento concreto, ogni investimento pubblico e privato ha infatti bisogno di essere recepito da uno strumento urbanistico. Più rapida è l’approvazione del piano, più alta è la sua qualità, migliore sarà il Piemonte".Il prossimo passo sarà tutto on line. "Ora - ha annunciato Cavallera - predisporremo immediatamente una prima bozza del Codice dell’urbanistica piemontese, raccolta dei principali testi di legge nella loro versione aggiornata che diffonderemo capillarmente, anche tramite associazioni ed Ordini, utilizzando esclusivamentel’informatica".fonte Regione Piemonte 26 Marzo 2013


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