Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale
E p.c. Al Segretario Generale
Oggetto: Documento di replica alla mozione di sfiducia depositata in data 24.12.2010.
In relazione alla mozione in oggetto all’o.d.g. della seduta consiliare di questa sera mi corre l’obbligo, anche al fine di chiarire al Consiglio ed alla Città tutta l’assoluta infondatezza delle censure mosse con tale atto, di contestare ed eccepire il suo contenuto come meglio si specificherà, facendosi un brevissimo riferimento alla normativa.
L’art. 10 della L.R. 35/1997 e s.m.i. recante “Mozione di sfiducia” prevede:
1. Il sindaco, il presidente della provincia e le rispettive giunte cessano dalla carica in caso di approvazione di una mozione di sfiducia votata per appello nominale dal 65 per cento dei consiglieri assegnati o, nei comuni aventi popolazione sino a diecimila abitanti, con la maggioranza dei quattro quinti dei consiglieri assegnati.
2. La mozione di sfiducia deve essere motivata e sottoscritta da almeno due quinti dei consiglieri assegnati ed è posta in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presentazione. Se la mozione è approvata ne consegue l’immediata cessazione degli organi del comune o della provincia regionale e si procede con decreto del Presidente della Regione, su proposta dell’Assessore per gli enti locali, alla dichiarazione di anticipata cessazione dalla carica degli organi elettivi del comune o della provincia, nonché all’amministrazione dell’ente con le modalità dell’articolo 11 della legge regionale 11 settembre 1997, n. 35.
Orbene, balza subito agli occhi che la mozione deve essere motivata, cosa che alla luce del contenuto di essa non può dirsi nella maniera più assoluta, essendo la mozione, e lo dimostrerò, frutto di congetture e distorsioni della realtà politico-amministrativa.
In poche parole, i fatti a fondamento della mozione sono “inesistenti” o “insussistenti” o comunque riferiti ad episodi o avvenimenti del tutto estranei alla responsabilità ed al potere amministrativo del Sindaco.
Invero, la mozione deve essere motivata con riferimento a circostanze e fatti effettivamente accaduti o esistenti, riconducibili ad una esistente responsabilità o ascrivibili alla mancanza di un esigibile comportamento del Sindaco.
Nella fattispecie non è dato rinvenire alcunché in ordine a motivazioni rilevanti sotto un profilo di responsabilità del Sindaco.
Ma partiamo dal primo “motivo” secondo cui gli impegni assunti dal Sindaco nei confronti dei cittadini a mezzo del programma elettorale sono stati “disattesi”.
Tali fatti anche nella loro assoluta genericità non sono veri, essendo il frutto di travisamento totale e globale.
A onor del vero, confrontando il programma politico-amministrativo, alla base del quale si è stretto il mandato elettorale ricevuto, con le censure mosse, non si evince alcuna inadempienza programmatica, quanto piuttosto una generica e fallace accusa. Ciò è dimostrato dal medesimo programma e da quanto posto in essere dall’Amministrazione Comunale da me presieduta, così come emergeranno delle palesi responsabilità per condotte omissive del Presidente del Consiglio Comunale che vanno al di là di una normale dialettica politica, sfociando in comportamenti che non sono connotati dai caratteri di neutralità che la figura di Presidente del Consiglio Comunale postula, non essendo questi soggetto ad alcuna revoca dell’organo che lo ha eletto.
URBANISTICA E PIANO REGOLATORE GENERALE
Il programma prevedeva la rielaborazione dello strumento urbanistico in quanto erano scaduti i vincoli. Inoltre era necessario rendere il PRG di facile attuazione prevedendo uno strumento più snello e facilmente gestibile in modo da consentire una semplificazione dell’attività amministrativa propedeutica al rilascio delle concessioni.
A tal fine l’Amministrazione Comunale, avendo al suo interno la professionalità adeguata ha provveduto a costituire l’ufficio di piano, ed ha stipulato una convenzione con il dipartimento di progettazione della facoltà di ingegneria dell’Università di Palermo, individuando come soggetto attuatore non già una professionista singolo, bensì una struttura accademica che desse maggiore garanzia in termini di trasparenza e professionalità, facendo notevolmente risparmiare il Comune.
Dopo gli adempimenti di competenza della Giunta Municipale, il 15.09.2009 il sottoscritto trasmette al Presidente del Consiglio Comunale la proposta di deliberazione avente per oggetto “Adozione direttive generali per la formazione della variante generale al PRG”.
Ebbene, a questo punto il Presidente del Consiglio Comunale, piuttosto che convocare il Consiglio nei termini di legge ai sensi dell’art. 20 della L.R. 7/1992 e s.m.i. e far tenere la seduta entro 20 giorni dalla richiesta, insabbiava il procedimento amministrativo, non convocando il Massimo Consesso Civico per la deliberazione della proposta, bloccando di fatto uno strumento che costituiva un punto essenziale del programma amministrativo, che in una situazione politico-amministrativa dicotomica ( Consiglio Comunale/Giunta Municipale) avrebbe comunque richiesto un tempestivo adempimento in ossequio al bene della Città, che si è vista privare di uno strumento tecnico-amministrativo che avrebbe successivamente portato entro breve termine a definire il PRG.
Per superare lo stallo in cui il Presidente del Consiglio Comunale aveva provocato illegittimamente, lo scrivente è dovuto ricorrere ai competenti Assessorati Regionali segnalando l’abuso nei termini che seguono:
Oggetto: Violazione art. 20 della L.R. 7/1992 e s.m.i. – Presidente del Consiglio Comunale Dr. Paolo Croce.
Prot. n. 4317 del 01.12.2009
Prot. gen. N. 29147 del 01.12.2009
All’ Assessorato Regionale alla famiglia, politiche sociali
ed autonomie locali
Via Trinacria 34/36
Ufficio Ispettivo
90144 PALERMO
Fax 091/7074603
Assessorato Regionale al Territorio ed Ambiente
Via Ugo La Malfa 169
90144 PALERMO
Fax 091/7077877
Il sottoscritto Dr. Girolamo Consiglio, Sindaco pro-tempore del comune di Terrasini, domiciliato per la carica presso la Casa Comunale, con la presente espone ad ogni effetto di legge quanto segue:
Con nota prot. n. 4173 del 11.09.2009 il Capo Settore Urbanistica inviava la proposta di deliberazione avente per oggetto “Adozione direttive generali per la formazione della variante generale al P.R.G.”.
Con nota prot. n. 3520/S del 15.09.2009 si inviava al Presidente del Consiglio Comunale la proposta di deliberazione avente per oggetto “Adozione direttive generali per la formazione della variante generale al P.R.G., ai sensi dell’art. 20 della L.R. 7/1992 e s.m.i. e del vigente regolamento comunale dei lavori consiliari.
Fino alla data del 22.10.2009 non avendo ricevuto alcun ordine del giorno in cui fosse inserito il predetto punto, né ricevuto alcuna motivazione contraria al riguardo, con nota prot. n. 3606/S di pari data si reiterava la richiesta già avanzata, richiedendosi, fra l’altro, l’inserimento del punto all’o.d.g.
Alla data odierna il Presidente del Consiglio Comunale non ha ancora provveduto alla convocazione dell’organo con inserimento all’o.d.g. del punto richiesto, contravvenendo ai propri doveri così come sanciti dall’art. 20 della L.R. 7/1992 e s.m.i. il quale prevede che:”………..La convocazione del consiglio è disposta anche ……..su richiesta del Sindaco……..In tali casi la riunione del consiglio deve avere luogo entro venti giorni dalla richiesta”.
Orbene, anche la norma regolamentare in armonia con quanto previsto dalla norma primaria prevede la competenza del Sindaco nella richiesta di convocazione, prevedendosi addirittura la precedenza rispetto alle altre proposte di deliberazione.
Tale ritardo oltre a costituire un grave pregiudizio per la Comunità tutta in termini di mancato sviluppo economico, costituisce una grave violazione di legge e regolamento che si ritiene di dover sottoporre all’attenzione dei superiori organi regionali, fatta salva ogni altra responsabilità, anche di ordine penale che ne possa derivare.
F.to Il Sindaco
Dr. Girolamo Consiglio
Come si può evincere, lo scrivente Sindaco ha sollecitato gli Organi Regionali dopo la perdurante inadempienza che non trovava alcuna giustificazione in termini istruttori. Successivamente atteso che il Presidente del Consiglio Comunale non poneva in essere alcun adempimento, nel mese di Maggio del 2010 inviava un’altra missiva ai competenti organi Regionali che di seguito si riporta:
Il Sindaco
Prot. n. 2150 del 05.05.2010
All’ Assessorato Regionale Autonomie Locali
e Funzione Pubblica
Via Trinacria 34/36
Dipartimento Autonomie Locali
Servizio III
90144 PALERMO
Fax 091/7074603
E p.c. Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente
Via Ugo La Malfa 169
90144 PALERMO
Fax 091/7077877
Oggetto: Violazione art. 20 della L.R. 7/1992 e s.m.i. – Presidente del Consiglio Comunale Dr. Paolo Croce. Richiesta notizie sul procedimento amministrativo.
Il sottoscritto Dr. Girolamo Consiglio, Sindaco pro-tempore del Comune di Terrasini, domiciliato per la carica presso la Casa Comunale, facendo seguito alla propria precedente nota prot. n. 4317 del 01.12.2009 ed alla successiva nota di codesto Assessorato inviata allo scrivente per conoscenza, con la presente chiede ad ogni effetto di legge di conoscere lo stato del procedimento di cui si è richiesto l’avvio, nonché di avere copia della memoria del Presidente del Consiglio Comunale Dr. Paolo Croce, ove sia stata presentata, al fine di partecipare al procedimento medesimo.
A tal fine si ribadisce che alla data odierna la proposta di deliberazione avente per oggetto “Adozione direttive generali per la formazione della variante generale al P.R.G.” non viene ancora sottoposta al Consiglio Comunale.
Tale ulteriore e persistente ritardo oltre a costituire un grave pregiudizio per la Comunità tutta in termini di mancato sviluppo economico, costituisce una grave violazione di legge e regolamento che si ritiene di dover sottoporre all’attenzione dei superiori organi regionali, fatta salva ogni altra responsabilità, anche di ordine penale che ne possa derivare.
Il Sindaco
F.to Dr. Girolamo Consiglio
Solo in data 20.05.2010 veniva discussa ed approvata la proposta di deliberazione già inviata il 15.09.2009 cioè ben 8 mesi dopo.
Il Consiglio Comunale e la Città giudicheranno di chi è la responsabilità del gravissimo ritardo che si è creato nella definizione procedimento, essendo chiaramente di fronte ad un atto di palese ostruzionismo da parte del presidente del Consiglio Comunale – oggi primo firmatario della mozione.
Un presidente del consiglio comunale che non ha mai svolto imparzialmente il suo ruolo,ma anzi firmando come primo firmatario la mozione di sfiducia ha dimostrato ancora una volta la sua incapacità a gestire un ruolo cosi importante per un Comune.
IMPIANTO DI DEPURAZIONE
Il programma amministrativo prevedeva la realizzazione di un impianto di depurazione non più allocato a Cala Rossa bensì in un’area che avesse un impatto ambientale molto più limitato. A tal fine l’Amministrazione Comunale ha dato mandato al Dipartimento di Idraulica della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Palermo per la redazione della variante al PARF (piano di attuazione della rete fognante) che prevedesse fra l’altro una nuova allocazione del depuratore..
L’Amministrazione Comunale dopo che veniva consegnato il progetto, richiedeva al Presidente del Consiglio Comunale con nota del 16.08.2010 – integrata con nota del 20.09.2010, la convocazione del Consiglio per la deliberazione conseguente.
Il Consiglio si riuniva in data 07.10.2010 e deliberava su proposta del suo Presidente il rinvio del punto con motivazioni del tutto pretestuose e senza alcuna reale motivazione di ordine istruttorio.
Ad oggi dopo quasi tre mesi, il Presidente del Consiglio non ha riscritto come la legge impone il punto all’o.d.g. impedendo così che la Città di Terrasini possa spendere un finanziamento ingente, più di 10.000.000 milioni di euro, con l’aggravante di concorrere ad una violazione di norme comunitarie rilevanti per una procedura di infrazione e conseguenti danni all’ambiente e probabili ripercussioni finanziarie per il Comune.
Poiché nessuna iniziativa è stata portata avanti, la Struttura Commissariale ha comunicato al Sindaco di avere chiesto al Dipartimento Regionale dell’acqua e dei rifiuti quale soggetto attuatore dell’APQ ad intervenire per la propria competenza al fine di adottare idonee misure per la realizzazione della progettazione e realizzazione del nuovo impianto di depurazione al fine di superare l’infrazione CEE.
La nota è del 17.11.2010, pervenuta al Comune il 10.12.2010, è stata inviata anche al Consiglio Comunale di Terrasini, essendo lo stesso in indirizzo. Ci si chiede se il Presidente abbia informato in maniera formale il Consiglio tutto oppure ha lasciato tutto, ancora una volta, in un cassetto…..lo sapete che potete essere chiamati per danno erariale, a risarcire milioni di euro?
Come si vede anche per tale opera vi è stata l’assoluta inerzia strumentale del Presidente del Consiglio Comunale.
PORTO
Il programma prevedeva la messa in sicurezza del Porto e il Piano regolatore del porto per rilanciare il settore della pesca, puntandosi altresì alla realizzazione del porto turistico nuovo volano di sviluppo per l’economia Terrasinese.
Anche sotto tale profilo i fatti parlano chiaro,per superare l’ostacolo principale dovuto al contenzioso sui confini con il Comune di Cinisi ,la Giunta ha approvato ed il sottoscritto ha stipulato la convenzione col Comune di Cinisi ed il Genio Civile Opere Marittime per predisporre il piano regolatore del porto ed avviare la progettazione della messa in sicurezza del porto anche risparmiando (solo 50.000 euro per le spese di progettazione))
In data 09.11.2010 e prima ancora il 06.10.2010 si è chiesto al Presidente del Consiglio Comunale la convocazione di una seduta del Consiglio Comunale per discutere le problematiche del porto di Terrasini e mettere a conoscenza dei consiglieri comunali della proposta progettuale del nuovo porto di Terrasini-Cinisi già elaborata dagli uffici competenti, chiedendo di invitare in rappresentanza del Genio Civile OO.MM.,consulente per la redazione del progetto,l’ing.Viviano capo del Genio Civile OO.MM.
Ad oggi tale problematica non è stata mai portata in Consiglio Comunale.
Sempre sulla problematica portuale abbiamo presentato i progetti per il F.E.P,nell’ambito di questi progetti uno prevede la realizzazione dello scalo di alaggio,ebbene anche qui siamo ostacolati da chi ha altri interessi da tutelare.
RIQUALIFICAZIONE DEL LUNGOMARE E DEL FRONTE A MARE – ACCESSI AL MARE
Il programma prevedeva la riqualificazione del lungomare che dovrebbe diventare il simbolo della rinascita turistico-culturale di Terrasini. A tal riguardo l’A.C. ha già presentato un progetto di riqualificazione e di arredo urbano del Lungomare e lo ha presentato per il finanziamento al ministero competente.
Inoltre, sono state già avviate le procedure per l’appalto delle opere di messa in sicurezza del costone roccioso e delle scalinate de “La Praiola”.
L’A.C. ha altresì avviato le procedure per le concessioni delle aree demaniali per la realizzazione di spiagge attrezzate (Praiola e Maidduzza).
Inoltre, è stato presentato per il finanziamento il progetto di riqualificazione dell’area di connessione fra il centro storico ed il mare dell’importo di € 1.850.000.
RISERVA NATURALE DI CAPO RAMA
Appare singolare come il Consiglio Comunale con deliberazione del 21.04.2010 non si sia assunto la responsabilità legale (art. 31 del DPR. 380/2001) che richiedeva la dichiarazione di inesistenza di interessi pubblici ostativi alla demolizione delle opere abusivamente realizzate all’interno della riserva, lavandosene le mani in maniera “pilatesca” rinviando alla totale responsabilità del dirigente di settore di provvedere alla demolizione delle citate opere abusive.
L’A.C. ha comunque avviato l’iter per procedere alle demolizioni all’interno dell’area della riserva di Capo Rama, aggiudicando il contratto ad una ditta specializzata con ciò mettendo un altro punto fermo nel raggiungimento del programma elettorale.
UNIONE COMUNI CON CINISI
Anche sulla vicenda dell’Unione dei Comuni, devo spendere qualche considerazione, laddove nella mozione si fa riferimento all’assenza di forme di dialogo che il primo Cittadino non avrebbe mai accettato.
Cosa del tutto falsa posto che da parte del Sindaco c’è sempre stata disponibilità al dialogo a 360 gradi mentre, da parte del Presidente del consiglio Comunale, vero deus ex machina della presentazione delle diverse mozioni di sfiducia già discusse e mai approvate dal Consiglio, vi è stata la pervicacia più totale su alcuni punti che egli avrebbe preteso di definire – verso i quali la mozione sembra indirizzata – in totale dispregio della normativa sugli Enti Locali.
Infatti, è a tutti noto che il Presidente del Consiglio Comunale di Terrasini, avrebbe preteso che gli Assessori della costituenda Unione fra i Comuni di Terrasini, Cinisi, Balestrate e Trappeto, venissero nominati direttamente dai rispettivi Consigli. Cosa del tutto contra legem tant’è che tale imposizione ha fatto fallire ogni trattativa finalizzata alla costituzione dell’Unione dei Comuni “del Mare, che ha visto invece la formazione di due diverse forme associative fra Balestrate e Montelepre e fra Trappeto e Partinico, mentre l’unione fra i comuni di Cinisi e Terrasini voluta dai due Sindaci e dal presidente del consiglio comunale di Cinisi è stata ostacolata dal presidente del consiglio comunale di Terrasini nel momento in cui ha vincolato la sua realizzazione alla pretesa che gli assessori fossero decisi dal consiglio comunale ,cosa che ha portato il sindaco di Cinisi a buttare fuori dalla sua stanza il presidente del consiglio comunale di Terrasini non potendo accettare una norma contra legem.
Prova ne è il contenuto dello statuto dell’Unione fra Trappeto e Partinico che di fatto ha smentito il Presidente del Consiglio Comunale di Terrasini, laddove viene previsto che gli Assessori dell’Unione siano designati dai rispettivi Sindaci, in analogia alla nomina di primo grado.
TITOLO Il – ORGANI DI GOVERNO
Art. 8
Organi di governo dell’Unione
1. Sono organi di governo dell’Unione: il Consiglio, la Giunta, il Presidente.
2. Il Consiglio dell’Unione è composto da n° 16 membri di cui n° 11 Consiglieri
appartenenti al Comune di Partinico e n° 5 Consiglieri appartenenti al Comune di Trappeto. Sono componenti di diritto i Presidenti dei Consigli Comunali dei Comuni di Partinico e Trappeto.
3. La Giunta dell’Unione, è costituita da n° 5 componenti, così ripartiti: il Sindaco delComune di Partinico e due Assessori da lui designati; il Sindaco del Comune di Trappeto e un Assessore da lui designato. La carica di Presidente dell’Unione è ricoperta da un Sindaco secondo l’ordine di turnazione deliberato dalla Giunta.
4. Il Presidente dell’Unione, sulla base delle designazioni degli Assessori fatte da ciascun Sindaco, procede con propria determinazione alla nomina dell’intera Giunta ed alla distribuzione delle deleghe.
5. La carica di Presidente dell’Unione è ricoperta alternativamente dal Sindaco di Partinico e dal Sindaco di Trappeto secondo l’ordine di turnazione normato ai sensi del successivo Art. 39.
6. Il Presidente dell’Unione rimane in carica 30 mesi.
Senza timore di essere smentito, il riferimento alla mancata considerazione di proposte del Consiglio è sicuramente ascrivibile alla superiore fattispecie.
C. DA SERRA
Un altro punto del programma elettorale
Pur con enormi difficoltà a causa di contenziosi, per la c.da Serra i lavori delle opere di urbanizzazione pari a circa 1.000.000, 00 di € già appaltati sono stati ultimati e sono in fase di collaudo tecnico-amministrativo. In tal modo si procederà alla consegna degli impianti idrico e fognario al gestore ponendosi fine ad un annoso problema, come da impegni elettorali di programma.
CIMITERO
Questa Amministrazione ha appaltato i lavori di ampliamento del cimitero – come da programma – quasi completati, allorquando per motivi estranei alla volontà dell’A.C. si sono interrotti a causa della obbligata risoluzione del contratto con la ditta appaltante, le cui informative antimafia non sono risultate conformi.
Si sta per riaffidare l’appalto per la definizione delle opere.
CANILE
La realizzazione del canile consortile prevista dal programma è altresì in fase di completamento, con fondi a totale carico del PON Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiono d’Italia. Per il completamento totale occorrevano ulteriori circa € 50.000, da attingersi dall’avanzo di amministrazione in sede di assestamento dell’esercizio 2010 che il Consiglio Comunale ha intenzionalmente non deliberato ostacolando il raggiungimento di un obiettivo di civiltà prima ancora che amministrativo. L’A.C. sensibile alla problematica del randagismo che attanaglia tutti i Comuni del circondario ha invece reperito le somme necessarie consentendo la definizione dell’opera per la successiva gestione che si dovrebbe concretizzare entro il corrente esercizio.
Inoltre, attraverso il PIST Città del Golfo, l’A.C. ha presentato per il finanziamento il progetto esecutivo di completamento del centro polivalente per la protezione e cura degli animali, denominato ARGO dell’importo di € 438.712, 50.
PIANO DI RISPARMIO ENERGETICO
Sono stati presentati attraverso il PIST Città del Golfo diversi progetti a valersi sui fondi comunitari per la realizzazione di impianti fotovoltaici presso le scuole, la piscina comunale e altri immobili comunali, adempiendosi pertanto al programma elettorale.
Al fine di ottimizzare le fonti di finanziamento per il progetto dell’impianto della piscina comunale, è stato altresì chiesto al Ministero
REVISIONE VINCOLI AEROPORTUALI
L’A.C. è intervenuta presso l’ENAC per attenuare i vincoli aeroportuali ottenendo un grandissimo risultato che vedrà la zonizzazione delle aree già a totale in edificabilità. Ciò sarà possibile grazie alla redazione del PRG in fase di completamento.
RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO URBANO – PIAZZA DUOMO
Anche questo punto di programma è stato avviato grazie alla redazione dei 6 progetti per i cantieri di lavoro in gran parte interessanti le aree del centro urbano che sarà riqualificato con manodopera locale, oltre al finanziamento per il progetto di piazza Duomo ottenuto di recente dall’Assessorato ai Lavori Pubblici della Regione (€ 640.000) con il cofinanziamento del Comune (€ 220.000) ed in fase di appalto. Sono in fase di attuazione gli altri procedimenti amministrativi volti al conferimento degli incarichi di progettazione per la totale riqualificazione del centro storico, in ordina al quale è stato chiesto un finanziamento per l’importo di € 1.411.900 tramite il PIST Città del Golfo, nonché al CIPE.
LICEO LINGUISTICO
La vicenda del liceo linguistico riguardante l’approvazione del progetto definitivo redatto e finanziato dalla Provincia regionale di Palermo è emblematica della gestione dell’ufficio di presidenza del Consiglio Comunale, che lungi dall’operare per il raggiungimento dell’interesse pubblico, nella sua neutralità di funzioni, è stato foriero di interessi di parte e di ostacolo alla realizzazione degli obiettivi di mandato, attraverso una attività permanentemente omissiva più volte segnalata agli organi competenti, anch’essi inerti se non in una sola occasione che ha costretto il Presidente a convocare l’organo dopo molti mesi di ritardo (vicenda direttive generali del PRG).
A tal riguardo si evoca la missiva indirizzata agli organismi regionali competenti:
Il Sindaco
Oggetto: Violazione art. 20 della L.R. 7/1992 e s.m.i. – Presidente del Consiglio Comunale Dr. Paolo Croce.
Prot. n. 4534 del 14.12.2009
Prot. gen. 30145 del 15.12.2009
All’ Assessorato Regionale alla famiglia, politiche sociali
ed autonomie locali
Via Trinacria 34/36
Ufficio Ispettivo
90144 PALERMO
Fax 091/7074603
Assessorato Regionale al Territorio ed Ambiente
Via Ugo La Malfa 169
90144 PALERMO
Fax 091/7077877
Il sottoscritto Dr. Girolamo Consiglio, Sindaco pro-tempore del comune di Terrasini, domiciliato per la carica presso la Casa Comunale, con la presente espone ad ogni effetto di legge quanto segue:
Con nota prot. n. 576/A5 del 03.03.2009 il Capo Area 5 LL.PP. inviava la proposta di deliberazione avente per oggetto “Approvazione progetto definitivo e riapposizione vincoli preordinati all’esproprio relativo alla realizzazione della strada di accesso al costruendo liceo linguistico”.
Con nota prot. n. 802/S del 05.03.2009 si inviava al Presidente del Consiglio Comunale la suddetta proposta di deliberazione, ai sensi dell’art. 20 della L.R. 7/1992 e s.m.i. e del vigente regolamento comunale dei lavori consiliari.
Solo dopo 9 mesi , senza alcuna legittima ed esplicita motivazione sui gravi ritardi il Presidente del Consiglio Comunale provvedeva alla convocazione dell’organo con inserimento all’o.d.g. del punto richiesto, contravvenendo ai propri doveri così come sanciti dall’art. 20 della L.R. 7/1992 e s.m.i. il quale prevede che:”………..La convocazione del consiglio è disposta anche ……..su richiesta del Sindaco……..In tali casi la riunione del consiglio deve avere luogo entro venti giorni dalla richiesta”.
Orbene, anche la norma regolamentare in armonia con quanto previsto dalla norma primaria prevede la competenza del Sindaco nella richiesta di convocazione, prevedendosi addirittura la precedenza rispetto alle altre proposte di deliberazione.
Tale ritardo oltre a costituire un grave pregiudizio per la Comunità tutta in termini di mancato sviluppo economico, sociale e culturale, per il fatto che mina fortemente il diritto allo studio sancito e tutelato dalla Costituzione, costituisce una grave e reiterata violazione di legge e regolamento che si ritiene di dover sottoporre ancora una volta all’attenzione dei superiori organi regionali, per l’eventuale procedimento di rimozione ex art. 40 della L. 142/90 come recepita con L.R. 48/1991, fatta salva ogni altra responsabilità, anche di ordine penale che ne possa derivare.
Non può non destare qualche legittimo sospetto il ripetersi non casuale di tali inadempienze soprattutto in considerazione della delicata materia “urbanistica ed espropri” che vede coinvolti interessi privati, i quali di fronte alle gravi e reiterate violazioni di legge perpetrate dal Presidente del Consiglio Comunale, anziché cedere all’interesse pubblico in totale armonia alla funzione sociale della proprietà, prevalgono, piuttosto su quest’ultimo in totale disprezzo delle leggi.
F.to Il Sindaco
Dr. Girolamo Consiglio
E’ del tutto evidente la strumentalizzazione dell’ufficio all’interesse di soggetti privati, che ha bloccato l’iter espropriativo e dell’opera tutta, essendo stato inviato l’atto al Consiglio Comunale solo dopo ben 9 mesi (parto lungo e travagliato !) e rinviando l’approvazione senza alcuna valida motivazione.
A ciò si aggiunge che le somme,circa 200.000 euro, previste nella proposta di bilancio di previsione e nell’elenco annuale delle opere pubbliche predisposta dall’A.C. nel 2010 sono state destinate ad altri interventi, eliminando di fatto la possibilità di completare la strada di accesso al liceo.
Quindi come si può dedurre nessun fatto può essere addebitato al Sindaco nella mancata risoluzione di questo importante problema ma ad altri soggetti che hanno deliberatamente boicottato la costruzione del liceo linguistico nella nostra città.
PROMOZIONE DELLO SPORT E DELLE ATTIVITA’ CULTURALI SOCIALI E DI ISTRUZIONE.
Rientra in tale ambito programmatico anche il progetto di realizzazione di un centro regionale per l’ippoterapia e per l’educazione allo sport equestre sito in c.da Paterna, terreno già confiscato alla mafia e dato in comodato d’uso all’Ass. Happy Stable. Importo previsto € 4.100.000. Il progetto è stato approvato in giunta questa mattina.
Per Torre Alba è stato altresì chiesto un finanziamento sempre nell’ambito del PIST per un progetto di rifunzionalizzazione per la destinazione a centro di esposizione permanente di mostre ed eventi collegati all’arte contemporanea, per l’importo di € 1.100.000.Anche questo progetto e’stato approvato questa mattina in giunta.
Naturalmente questi sono solo gli elementi di programmazione strategica che hanno una valenza politico-programmatica, mentre vengono tralasciati gli interventi ordinari ma non perciò meno importanti.
SOTTOPASSO FERROVIARIO
Altro punto programmatico importante,proprio questa mattina abbiamo approvato il progetto per la realizzazione del sottopasso ferroviario che dallo svincolo autostradale arriva fino al lungomare Peppino Impastato….
NUOVI UFFICI COMUNALI APERTI
SUAP
URP
UFFICIO PER I BENI CONFISCATI ALLA MAFIA
ELIMINATI GLI AFFITTI
TUTTI GLI UFFICI SONO ALLOCATI ADESSO NEGLI UFFICI DI PROPRIETA DEL COMUNE CON UN NOTEVOLE RISPARMIO PER LE CASSE DEL COMUNE (PIU DI 50000 EURO).
SCUOLE…
l’attenzione e’stata massima!!
SERVIZI SOCIALI…
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Ciò posto appare di tutta evidenza che gli impegni assunti a mezzo del programma sono stati ampiamente affrontati ed in fase di risoluzione, non potendosi sostenere con due righe che il Sindaco abbia “disatteso” gli impegni assunti con gli elettori cittadini.
Appare, inoltre, il frutto di un clamoroso abbaglio quello relativo alla evocazione di un aumento della spesa pubblica con riferimento alla nomina di diversi componenti l’esecutivo.
A ben vedere non si comprende il nesso con la spesa pubblica con il numero di Assessori nominati, laddove non viene considerato che il numero degli stessi non si cumula, ma che gli stessi si avvicendano.
Anche in tema di esternalizzazioni devo rilevare che trattasi di scelte imposte dalla legge in tema di servizi pubblici (ATO idrico ed ATO rifiuti), sulle quali l’A.C. non poteva fare altrimenti, ancorché la competenza su tali atti è di competenza del Consiglio Comunale, il quale in passato ha deliberato conformemente alla legge l’adesione a tali forme associative sovra comunali attraverso la convenzione di cooperazione e lo strumento societario.
Per il servizio di illuminazione pubblica, non si è esternalizzato alcunché trattandosi di appalto di servizi per il tramite della CONSIP in coerenza con le disposizioni di legge in materia di contratti pubblici.
Tale affidamento ha comportato notevoli risparmi di spesa, mentre non può dirsi che abbia comportato riflessi occupazionali negativi.
Quindi, anche sotto il profilo relativo al personale da stabilizzare nessun nesso può essere riscontrato come meglio si vedrà in seguito.
Personale
I firmatari della mozione partono dall’assunto secondo cui mantenendo i servizi citati all’interno, si potrebbe procedere ad “una graduale stabilizzazione” a tempo pieno del personale precario.
A ben vedere si evidenzia che tale assunto è privo di fondamento in fatto e diritto.
Invero, è a tutti noto che il personale ex LSU stabilizzato da ultimo risale al 2008 per un numero di 22 unità,; quindi ad oggi nessun lavoratore lsu si deve “stabilizzare”.
Altra cosa è invece l’incremento orario che nel corso degli anni di questa A.C. è stato altresì attuato.
A tal riguardo si citano i seguenti passaggi:
per il 2008 con delibera di G.M. n. 137/2007 è stato previsto l’incremento orario per n. 37 unità da 18 a 24 ore; per n. 23 unità a 27 ore.
per il 2009 con delibera di G.M. n. 114/2008 è stato previsto l’incremento orario per n. 38 unità a 24 ore; per n. 13 unità a 27 ore.
per il 2010 con delibera di G.M. n. 116/2009 è stato previsto l’incremento orario per n. 47 unità a 24 ore; per n. 13 unità a 27 ore.
Attualmente la situazione è, quindi, così determinata:
n. 85 unità a 24 ore;
n. 13 unità a n. 27 ore;
n. 2 unità a 18 ore (per scelta dei lavoratori)
Per dare più contezza del lavoro svolto dall’A.C. si rileva l’azione svolta presso la Regione in materia di precariato:
1) deroga ai limiti sul patto di stabilità;
2) legge regionale sulla stabilizzazione dei precari;
3) intervento urgente della Regione per i contratti in scadenza;
4) interventi per la sterilizzazione della spesa del personale (dote finanziaria) sulle spese correnti;
5) partecipazione allo sciopero indetto dai lavoratori precari ed azioni di lotta con gli altri Sindaci in materia di precariato.
Con decorrenza 31.12.2010, da ultimo la Giunta ha deliberato la conferma dell’incremento orario,per tutta la durata contrattuale, di cui alla delibera di G.M. n. 116/2009; è stata prevista inoltre l’integrazione a tempo pieno(36 ore) del personale contrattista di cat. C profilo “agente di P.M” nonché ulteriore integrazione di n. 2 unità di agenti di P.M. sempre a 36 ore selezionati mediante selezione interna.
Infine, sono stati prorogati con la stessa decorrenza di cui sopra n. 2 contratti a tempo determinato per il personale ex LSU di cui al fondo nazionale per l’occupazione.
Ma voglio ,sempre in tema di personale, citare alcuni atti di questa amministrazione che probabilmente non sono piaciuti a qualcuno.
Mi riferisco all’ assunzione,dopo tanti anni!! tramite concorso pubblico per soli titoli dell’assistente sociale,figura infungibile della quale il comune era sfornita.
Mi riferisco alla delibera con la quale non abbiamo autorizzato la proroga
per il pensionamento di qualche dipendente comunale che era cosi attaccato al suo lavoro da non volere andare in pensione.!!!
ma anche qui abbiamo chiaramente fatto una scelta di legalità e di buona amministrazione.
Così come a qualcuno non è piaciuto che
non ho nominato capoarea la moglie,il padre di questo o di quello o
non ho spostato quel capoarea perche dava fastidio a qualcuno.
BILANCIO AD AGOSTO
EMENDAMENTI DEL CONSIGLIO(STUDIO EPIDEMIOLOGICO…)
QUESTIONE LEGALITA’
In un estremo tentativo di giustificare la mozione, i firmatari lanciano accuse diffamatorie e calunnie gratuite, allorquando asseriscono che “Il Sindaco Consiglio è altresì responsabile di avere lasciato dischiusi tanti dubbi circa la questione morale e la limpidità della sua azione amministrativa.
Orbene, nei giorni scorsi un documento della Sinistra Terrasinese evocava alcune questioni che – a detta del citato gruppo – appaiono incompatibili con il contrasto alla mafia ed all’affermazione della legalità, dichiarandosi che avrebbero votato la sfiducia, in quanto la giunta del Sindaco Consiglio non avrebbe sempre difeso tali valori.
A ben vedere nella locuzione citata, l’avverbio sempre evoca quanto meno che tali valori sono stati difesi e perseguiti, sia pure in maniera non totale.
A questo punto si impone una riflessione ed una considerazione.
I firmatari non potendo sostenere affatto che l’Amministrazione – come meglio si dirà – non ha perseguito i valori della legalità e della lotta alla mafia, hanno buttato fango sul piano personale e politico.
Ciò posto, le vicende di cui si sente parlare – non avendo i firmatari alcunché da evidenziare nel documento – sono sostanzialmente quelle riconducibili alla questione personale del Vice Sindaco Lo Grasso.
Si tratta di una vicenda che astrattamente può capitare a chiunque; cioè quella di acquistare da più soggetti proprietari, in buona fede un cespite che a distanza di un ventennio dal rogito notarile, veniva prima sequestrato e solo di recente – circa un anno fa – confiscato, in ragione di una porzione di ¼ del bene stesso; mentre gli altri ¾ non subivano alcun pregiudizio ablatorio.
E’ di tutta evidenza che il Vice Sindaco attraverso gli strumenti processuali più opportuni dimostrerà la sua più totale buona fede e rientrerà in possesso della quota confiscata, essendo il decreto di sequestro trascritto anteriormente alla compravendita. Buona fede che appare del tutto completa, poiché nessun comprerebbe un immobile, sapendo che per una quota di esso vi era un provvedimento di sequestro, poi divenuto confisca. Ancora, la sua più assoluta e totale buona fede è dimostrata dal fatto che egli ha chiamato alle sue responsabilità l’ufficiale rogante dell’atto di compravendita, che non ha eseguito le visure presso la competente Conservatoria dei RR.II.
Altra vicenda di cui si è sentito parlare è quella dell’ex Assessore Ventimiglia il quale avrebbe come sua colpa quella di avere assunto – solo per pochissimo tempo – la difesa di un soggetto indagato per reati di mafia. E’ di tutta evidenza che il diritto di difesa è costituzionalmente garantito a chiunque e che non si può gridare allo scandalo se un professionista abbia esercitato la sua professione mentre ricopriva la carica di Assessore del Comune. E’ a tutti noto che l’Assessore Carlo Ventimiglia è un avvocato penalista e che non può ricusare la difesa se non nei casi tassativamente previsti dal codice di rito. Né può sostenersi ed affermarsi che vi sia stato un conflitto di interessi nell’esercizio duplice del mandato amministrativo e di quello professionale.
Ma ancora una volta sono i fatti che parlano chiaro: l’A.C. ha deliberato la costituzione di parte civile nel processo che ha visto come imputati, fra l’altro, i boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo, ottenendo un risarcimento di circa 200.000 a titolo di provvisionale.
Anche per l’altra ultima operazione antimafia “Addiopizzo 5” che ha riguardato i medesimi boss ed altri gregari, l’A.C. se sarà in carica si costituirà parte civile allorquando lo consentiranno i tempi del processo penale (udienza preliminare), come ho già dichiarato nel corso di un dibattito consiliare.
A tal riguardo, si rileva che proprio in quell’operazione antimafia è stato arrestato un presunto boss di Terrasini, nei cui confronti nonché di altri suoi parenti coeredi è stato avviato – prima del suo arresto – un procedimento di recupero di somme indebitamente erogate per la vicenda delle cooperative edilizie La Praiola ed Esperanto.
Per tale ultima cooperativa, la Giunta ha deliberato altresì di procedere con l’azione di responsabilità ex art.. 2043 ed art. 2394 del .c c. nei confronti degli amministratori perché quanto dovuto da queste cooperative ritorni nelle casse dal Comune.
Tali atti sono significativi della azione di trasparenza e legalità che ha sempre caratterizzato questa A.C. e non si possono che rimandare al mittente le accuse e calunnie avanzate nei confronti della Giunta e del Sindaco.
Per tali motivi, chiedo ai Consiglieri Comunali di respingere la mozione di sfiducia perché infondata e non motivata con riferimento a circostanze e fatti effettivamente accaduti o esistenti, riconducibili ad una esistente responsabilità o ascrivibili alla mancanza di un esigibile comportamento del Sindaco.
INVITO A RIFLETTERE,UN VULNUS NON FACILMENTE RIMARGINABILE SI STA PER CAUSARE ALLA NOSTRA TERRASINI,MA PERCHE’,PER QUALE RAGIONE SE NON L’ODIO DI CHI NON HA OTTENUTO QUELLO CHE VOLEVA.
COSI’NON FUNZIONA,LA LEGISLATURA DURA 5 ANNI,I CITTADINI HANNO SCELTO 3 ANNI FA,I CITTADINI HANNO IL DIRITTO DI SCEGLIERE FRA 1 ANNO E MEZZO.
BUON LAVORO
Che Dio protegga la nostra amata Città di Terrasini!!
Il Sindaco
Dr. Girolamo Consiglio