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La Repubblica da bancone

Creato il 27 novembre 2014 da Alessandromenabue
La Repubblica da banconeFanno forse paura le foto finto-paparazzate della pizza consumata da Tony Blair a Palazzo Chigi in compagnia del premier bombolero, delle colf Boschi, Madia, Quartapelle, Pini e di maggiordomi fedeli (Filippo Sensi) e d'accatto (Andrea Romano)? Intimorisce qualcuno l'antidiluviana, ampollosa e onanistica prosa sfoggiata da Francesco Merlo per randellare un già abbastanza tafazziano Beppe Grillo? C'è chi si sente minacciato dalle temerarie inchieste sugli accessori donna à la page, dagli editoriali da caminetto di Ezio Mauro, dalle compiaciute celebrazioni dei cantori della rivoluzione docile Lorenzo Jovanotti Cherubini e Alessandro Mannarino (quello che scimmiotta - come può - Piero Ciampi e il Capossela meno ispirato) o dall'esaltazione dei FabioFazioVolo? La risposta naturalmente è no. E forse è per questo che oggi per sfogliare La Repubblica non è più necessario versare il giornaliero obolo in edicola: è sufficiente andare al bar, o dal barbiere. Oppure dall'estetista di fiducia di Alessandra Moretti. Lo troverete buttato lì, tra la Gazzetta dello Sport e l'ultimo numero di Chi. Triste destino per un quotidiano che per lungo tempo ha scosso migliaia di coscienze; oggi, quando va bene, fa scuotere lo shaker mentre si prepara il mojito.

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