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Renzi - De Luca: è andata così?

Creato il 21 aprile 2015 da Alessandromenabue

Renzi - De Luca: è andata così?

Foto: ilfattoquotidiano.it

A tre giorni dall'incontro in quel di Pompei tra il premier Matteo Renzi e il candidato governatore democratico Vincenzo De Luca, ancora non è dato sapere cosa si siano detti i due durante il loro tenero scambio di effusioni guancia a guancia (e panza a panza). Nulla è trapelato dallo staff del Presidente del Consiglio, mentre il ras di Salerno, seguendo le consuetudini istituzionali (De Luca, è risaputo, nutre profondo rispetto per le istituzioni), si è limitato a dichiarare che "si è trattato di un incontro cordialissimo".
E' comunque possibile ricostruire il tema ed il tono del loro colloquio analizzando gesti ed espressioni e considerando un paio di punti fermi:


1. Matteo Renzi ha fatto della questione morale, all'interno del suo partito in primis, nodo fondamentale per il suo progetto di cambiamento del paese: ne ha dato prova in molteplici occasioni, a partire dalla campagna elettorale per le elezioni europee del maggio 2014 quando, con veemente impeto etico, dal palco di piazza del Popolo ammonì Beppe Grillo e

Renzi - De Luca: è andata così?

Foto: ilfattoquotidiano.it

il Movimento 5 Stelle: "Giù le mani da Berlinguer! Sciacquatevi la bocca prima di parlare di Enrico, non avete i titoli per intestarvelo". Titoli dei quali lui ha dimostrato di disporre, combattendo con temeraria fermezza il malcostume che, scandalo dopo scandalo, ha travolto il suo partito in questi ultimi mesi.

2. Vincenzo De Luca, come è noto, è profondamente scosso per via delle vicende giudiziarie nelle quali si trova coinvolto: dal giorno della sua vittoria alle primarie del Pd, egli vive un profondo tormento interiore che lo ha portato a più riprese ad interrogarsi sull'opportunità di portare a termine la corsa per la presidenza della regione Campania.

In virtù di queste inoppugnabili verità, la ricostruzione del confronto Renzi - De Luca è quanto mai agevole:


M. Vincenzo, carissimo, fatti abbracciare.

V. Matteo, Matteo, quanto sono felice di rivederti. Soprattutto in questo momento difficile.

M. Parli della tua candidatura?

V. Sì Matteo. Sai, la mia condanna, i processi in corso, la Severino.

M. Capisco...

V. Matteo, la verità è che io non so se me la sento di andare avanti.

M. Ecco, proprio a questo proposito volevo...

V. Non è etico, non è corretto per il partito e per i cittadini della mia regione!

M. Appunto, infatti stavo dicendo che...

V. Io ho sempre anteposto il bene comune ai personalismi, tu lo sai.

M. Lo so, è per questo che devo chiederti di fare un passo indietro.

V. E' quello che stavo cercando di dirti. Voglio ritirare la mia candidatura.

M. E' un gesto che apprezzo e che ti nobilita. Sai cosa scriveva Bacone?

V. Che cosa?

M. "La coerenza è il fondamento della virtù". Con il tuo gesto dai prova di integrità.

V. Grazie Matteo. Queste tue parole valgono per me più di qualunque poltrona.

M. La rettitudine prima di ogni altra cosa, lo sappiamo.

V. Esatto. Il faro dell'etica illumina il nostro cammino.

M. Vincenzo, ci sarebbe un altra cosa.

V. Dimmi Matteo.

M. Oh bischero, mica ci avrai creduto? Ahahah!

V. Ahahah! Ma quando mai! Mi prendi per fesso?

M. L'etica, il tormento, la coerenza. Ahahah!

V. Piano con certe parole. Poi ci scambiano per grillini. Ahahah!

M. Non sia mai!

V. Vabbuò. Dai Matteo, ti porto a mangiare in un posticino favoloso.

M. Grazie Vincè, ma sto a dieta. Sai l'ho promesso all'Agnese.

V. Che peccato, ci facevano pure lo sconto!

M. Su, Vincè, scherzavo! Sei più grullo dell'italiano medio! Ahahah!

V. Strunz! Ahahah! Andiamo a mangiare, su.

M. C'ho una fame...

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