Ingenuo colui che crede che la rete ci salverà. La rete, come è sua natura, non può fare altro che irretirci…
Devo dire che ci ho sperato. Lo strumento è senza dubbio potente, ma rimane uno strumento. Il potere di cambiamento è sempre e solo nelle persone, non negli strumenti.
Avete provato a guardarvi in giro, virtualmente parlando? Nel senso, avete mai provato a leggere i commenti della gente agli articoli, video, immagini e a tutto quel ben di dio che viene caricato ogni giorno sulle pagine del villaggio globale? È un esercizio in cui mi perdo sempre più spesso, e mi prosciuga di tutto quell’entusiasmo che ero solito avere.
Da dove viene tutto questo malcontento? La maggior parte di queste reazioni sono scritte con inchiostro verde bile. Trovare una critica ragionata, positiva ed educata è praticamente impossibile. Dietro lo scudo di un nickname la gente tira fuori il peggio di se. Ma quanto sta male, mi chiedo…
È la rete che ci sta trasformando in una massa di cinici anonimi codardi? E menomale doveva servire a raggiungerci, capirci ed unirci! O forse siamo ancora in una fase embrionale. Forse dobbiamo ancora capire come sfruttare lo strumento nel modo migliore.
Il mio consiglio è solo uno; prima di commentare, pensateci, e poi ripensateci. Chi carica un video o scrive un articolo lo fa principalmente nell’interesse di chi lo guarderà e lo leggerà. Il riquadro per i commenti non deve trasformarsi in un ring per sfogare la propria rabbia, ma in un’opportunità per un sano confronto di idee.
Si, ma che ve lo dico a fa’!