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La ricchezza della diversità

Da Famigliacolori

La ricchezza della diversitàE’ iniziato un interessante dialogo a distanza tra colleghi blogger in riferimento a un recente parere della Cassazione che  stabilisce che gli aspiranti genitori adottivi non possono esprimere delle preferenze sulle origini del bambino che desiderano adottare. Il parere fa riferimento alla scelta espressa da due coniugi siciliani che avevano dichiarato di potere accogliere anche due bambini, purché non fossero di colore o ritardati. Il Tribunale per i minori di Catania aveva ritenuto legittima la richiesta, suscitando proteste nel mondo associativo.
Il punto è: la decisione di una coppia di adottare un bambino, ponendo condizioni assai chiare, è legittima o manifesta un atteggiamento discriminatorio che indica una palese inidoneità?
In questo blog si afferma che l’adozione non ha colore, essendo questione d’amore e non commerciale (a guisa di una scelta al supermercato). Qui invece ci si pone la domanda se sia legittimo imporre a due persone, che già stanno compiendo una scelta lodevole e coraggiosa, un futuro non facile, considerato l’ambiente ostile nei riguardi delle persone “diverse”. Un altro punto allora è: le persone “diverse” hanno oggi in Italia le stesse opportunità, dato che viviamo in una società multietnica oppure vi sono e vi saranno sempre discriminazioni? Se è così, è giusto addossare un peso ulteriore a coppie che si aprono all’accoglienza?
Non credo sia facile rispondere, men che meno ergersi a giudici della vita altrui. Mi sembra tuttavia siano importanti alcuni punti:
a) la scelta di adottare un bambino è una scelta d’amore e in quanto tale dovrebbe già comprendere in sè un’apertura alla vita, senza condizioni
b) la motivazione di amore è e deve essere quella primaria (laddove per amore s’intenda il dono di sè a bambini senza una famiglia). Non possiamo tuttavia dimenticare che nella coppia adottiva (come del resto in quella naturale) possono esserci altre motivazioni, come per esempio il bisogno di riempire un vuoto. Occorre sapere riconoscere e “gestire” queste motivazioni altre
c) ritengo che la nostra società sia sì multietnica ma tutt’altro che accogliente e pronta a riconoscere la ricchezza della diversità.
Chissà se proprio le coppie che accoglieranno un bambino “diverso” potranno essere per loro scelta (e sottolineo scelta) il germe di una nuova società?


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