Parlo con loro, ascolto i loro problemi, condivido le loro emozioni.
E spesso mi viene chiesto di dare un consiglio, un suggerimento. Di prassi rispondo che il mio lavoro non consiste nel dare consigli: innanzitutto non credo di essere in grado di dare consigli, in quanto ognuno di noi, purtroppo, deve affrontare da solo le decisioni importanti; inoltre, l'intervento dello psicologo non è quello di dare soluzioni o prendere il posto del paziente nella sua vita.
Il mio lavoro consiste nell'aiutare i pazienti a far fronte alle difficoltà, aiutandoli a
scoprire e recuperare le proprie risorse. Il che non è così semplice da realizzare, ma è uno degli obiettivi del sostegno psicologico che pratico ogni giorno.
Tuttavia, a volte, la tentazione di esprimere pareri o dare consigli è grande; ma sono consapevole che sarebbe non solo inutile, per il paziente, ma sicuramente dannoso. Vorrei però dare qualche stimolo per riflettere sul senso della vita, della ricerca della felicità e, cosa fondamentale, dell'autenticità.
Oggi in psicologia si parla molto di “resilienza”. La resilienza è una competenza psicologica che si riferisce all'individuo che riesce ad affrontare in maniera funzionale lo stress.
Gli aspetti principali legati alla resilienza sono: capacità di riprendersi in modo propositivo dalle difficoltà; forza di volontà; vedere alle difficoltà come un'opportunità; capacità di sostenere il disagio; capacità di “stare” nelle emozioni negative; disporre di una rete di sostegno sociale sano.
Gli esempi di persone resilienti a volte possono essere di grande utilità. Faccio spesso l'esempio delle storie di personaggi famosi che, dopo grossi fallimenti, hanno trovato la forza per mettersi di nuovo in gioco e creare realtà (lavorative, artistiche, familiari ecc.) nuove e soddisfacenti.
Lascio due video di un bellissimo discorso fatto da Steve Jobs, uno dei fondatori della Apple, agli studenti della Stanford University. Consiglio di guardare con attenzione questo video, per la semplicità, l'autenticità delle parole di Jobs, che non si rivolgono solo agli studenti, ma a tutti. Per riflettere insieme.
Video Prima parte
Seconda parte