La ricerca sulla Schizofrenia e le nostre paure

Da Dottmurray

Qualche giorno fa leggevo questo articolo: Schizofrenia e disturbi sociali, studio italiano ne svela la natura in cui si dichiara che "uno studio italiano dell'università di Chieti e di Parma, guidato da Vittorio Gallese, professore di fisiologia al dipartimento di neuroscienze dell'università di Parma 1, dà una nuova spiegazione della natura dei disturbi sociali caratteristici della patologia, rivelando le alterazioni del funzionamento cerebrale in chi ne soffre. E mettendo in evidenza le basi neurali di uno dei suoi tratti chiave: l'incapacità di stabilire un confine preciso fra il sé e l'altro".
Certo l'esperienza clinica e le tecniche alla base degli interventi psicoterapeutici , ci suggeriscono da circa un secolo la difficoltà ad entrare in contatto con chi è affetto dalla schizofrenia: la paura che un'eccessiva vicinanza emotiva possa portare ad un
danneggiamento, quanto addirittura alla distruzione del sè, spinge chi è affetto da disturbi psicotici, a temere qualsiasi relazione, pur ricercandola disperatamente.
Ma nonostante possa sembrare la solita ovvietà, in realtà il fatto che c'è chi, come il prof. Gallese, s'interessa anche nell'immenso e pionieristico mondo delle neuroscienze, di dimostrare scientificamente e organicamente queste conoscenze empiriche , è sempre rasserenante. Soprattutto alla luce del fatto che è un gruppo di ricerca italiano.
In merito al suddetto articolo, una mia amica mi confida la sua preoccupazione a proposito della serenità di suo figlio di 2 anni: ma è vero che lo stress di una mamma, soprattutto durante la gravidanza incide a livello neurotrasmettitoriale sul feto e quindi il bimbo, crescendo, può sviluppare un disagio psichico serio?
Traduco la domanda: allora le cause della schizofrenia sono organiche?
Magari a molti salterà all'occhio che la questione è più complessa: una mamma con i sensi di colpa da mamma, una confusione tra disagio psicologico non ben definito e un disturbo psichiatrico chiamato "schizofrenia", ecc.
Corro a tranquillizzare la mia amica.
In realtà nello studio citato, non si parla delle cause della schizofrenia, ma di quali sono le condizioni neuronali (cioè come stanno le cellule cerebrali) di chi è già affetto dalla schizofrenia. Non è possibile misurare in modo predittivo, coloro che sono soggetti alla sviluppo di una malattia psichiatrica e chi no.
Le neuroscienze sono un campo affascinantissimo, ma ancora molto pionieristico, rispetto alle fantasie dei non addetti ai lavori.
Tra gli studi universitari e l'attività professionale, ormai sono 20 anni che mi dedico al mondo della psicologia clinica, eppure ancora sento storie ai limiti della superstizione su quali potrebbero essere le cause della schizofrenia.
L'anno scorso avevo scritto questo post Teorie e cause della Schizofrenia , in cui spiegavo che a tutt'oggi abbiamo, ahimè, solo delle ipotesi sulle cause, ma la scienza è ancora lontana da una rispsta. Almeno al genere di risposte che piacciono all'opinione pubblica sul modello "causa-effetto".
Ai genitori apprensivi un consiglio: il disagio degli adulti, lo stress, a volte non è possibile da arginare. La vita ci porta davanti a delle prove che mettono a dura prova il nostro equilibrio. I bambini ci guardano e imparano da noi le strategie per affrontare le difficoltà.
Tutti vorremmo poter evitare delle sofferenze ai nostri figli, ma non è possibile. Sarà più utile insegnare loro a stare nel disagio e imparare ad affrontarlo. Da grandi ci ringrazieranno.
A presto
Susanna Murray


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