L’Inter ha fatto la sua scelta, Thohir ha dettato la linea che verrà seguita. Mazzarri la prossima stagione sarà sulla panchina dell’Inter a guidare un gruppo, lui spera, più consono ai suoi desideri.
Potremmo stare qui ore a disquisire sui pro e contro di una simile scelta, certamente sarà diverso lavorare dall’inizio con acquisti mirati, una situazione societaria stabile (l’anno scorso arrivò in piena transizione Moratti-Thohir), un gruppo che conosce nei pregi e difetti. “Per avere una società solida c’è bisogno di un processo e spesso nel calcio le cose cambiano con troppa fretta, ma io non voglio questo. Walter Mazzarri avrà a disposizione il prossimo anno per costruire la squadra”, sono state le precise parole del patron indonesiano.
La riconferma di Walter Mazzarri: scelta quasi obbligata
Lo dico senza fronzoli: sto con Thohir. Invertire la rotta e non aderire alla filosofia del taglia-allenatori ogni qualvolta le cose vadano per il verso giusto. Anche questa è ricostruzione. Ma la scelta di Thohir è passata, per forza di cose, anche per il lato economico della questione e ha avuto, possiamo dirlo, 11 milioni e 400 mila euro di motivi per riconfermare il tecnico toscano anche l’anno prossimo.
Innanzitutto il club ha attualmente sotto contratto due allenatori: oltre a Mazzarri, anche Stramaccioni, il cui vincolo scadrà nel 2015 e vale 1,5 milioni netti da versare (esclusi i compensi del suo staff).
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In secondo luogo, va considerato il lauto stipendio dell’attuale tecnico, che ammonta a 3,5 milioni netti a stagione (anche qui è escluso l’ingaggio dello staff). Portiamo le cifre al lordo, quindi raddoppiamo, consideriamo le spese per i rispettivi staff: 11 milioni e 400 mila euro per una stagione. Thohir non poteva permettersi ulteriori costi da sostenere. C’è già un allenatore (anzi, due) sotto contratto e almeno per ora, va bene quello.