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La riserva naturale Palata Menasciutto non diventi una fabbrica di incentivi statali

Creato il 03 giugno 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

L’approvazione del progetto di mini centrale idroelettrica presso la Palata Menasciutto, riserva naturale all’interno del Parco del Serio, potrà subire un’accelerazione, poiché l’azienda che propone l’opera non vuole farsi sfuggire la possibilità di cogliere in tempo utile i soliti incepalata menantivi statali. Per questo domani, 4 giugno, presso il municipio di Ricengo, Salviamo il Paesaggio e Maria Grazia Bonfante organizzano una serata informativa per la popolazione, con l’intervento dell’ingegner Massimo Cerani e del biologo Franco Savagno.
Se le centrali idroelettriche, tanto più di scarsa portata come quella progettata da Iniziative Bresciane, non hanno mai incontrato l’ostilità di nessuno, nel caso specifico i problemi appaiono enormi, perché la piccola centrale trasformerebbe una riserva naturale in una realtà di tipo diverso, con una nuova strada, un cambiamento nel regime delle acque, e un’attività produttiva. Se il progetto sarà approvato in conferenza dei servizi non esisterà più la riserva naturale che oggi si estende fra Pianengo e Ricengo, dove in tempi passati è stato deviato il corso del fiume Serio per favorire l’irrigazione agricola della zona.
Più che un caso di legislazione debole, fragile, permeabile, inquieta il desiderio di un’azienda di guastare una riserva naturale per ricavarne denaro, epalata osservaz non posti di lavoro nel verde ma soltanto incentivi statali. Un’interesse dunque meramente privato, senza alcuna pubblica utilità.

I cittadini non sono rimasti a guardare. E’ una questione di principio. Oggi a Ricengo sono stati distribuiti volantini da parte del comitato spontaneo che ha partecipato alla conferenza dei servizi in Provincia e da quel che si apprende la sensibilità degli abitanti non è mancata.

La riserva naturale è un piccolo gioiello, frequentata da persone di tutte le età, ragazzi e ragazze, che amano passeggiare e rilassarsi nel verde.

E nel verde, accanto a un fiume, c’è pace e serenità: l’ambiente naturale è il più adatto all’uomo e alla salute, agli animali, ai vegetali. Siamo arrivati al punto che tocca dimostrare che abbiamo bisogno di respirare aria pulita. Iniziative Bresciane non costruisce un ecomostro, eppure l’opera è esclusa dalle norme fondative della riserva naturale. Ovvi motivi che alcuni vogliono far prevalere sulla bellezza dell’ambiente naturale che oggi viene regolarmente distrutto a ogni occasione per far soldi. E’ maturato un contesto insopportabile.

Qui sopra, nel riquadro, un pagina delle Osservazioni del comitato spontaneo dei cittadini di Pianengo e Ricengo. I Comuni interessati sono quattro.

Il testo delle osservazioni del comitato si può leggere cliccando qui: Osservazioni Ricengo

Nessuno si ferma neanche se la riserva naturale è un SIC, sito di interesse comunitario. Addirittura il Parco del Serio ha favorito la centralina idroelettrica. Sul SIC: palata menasciutto37_2014_592


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