La rivincita, e quel leader difensivo tanto cercato….

Da quanto la scorsa estate e’ arrivato a Milano, Nemanja Vidić e’ stato sempre sott’esame. Infatti arrivato all’Inter, per volere di Thohir e dello stesso Walter Mazzarri, l’ex Manchester United era chiamato a prendere l’eredita’ di Walter Samuel, eroe nerazzurro mai dimenticato dai tifosi. I primi mesi del serbo non sono stati del tutto deludenti, ma la sfortuna ha voluto che in quasi tutti i gol subiti c’era la sua presenza. Di sicuro la difesa a tre usata dall’ex allenatore del Napoli non ne ha facilitato l’ambientamento. Poi l’arrivo di Mancini, e tutti convinti che l’ex capitano dei Reds Devils sarebbe stato a suo agio, nelle difesa a 4,  ed invece…il buio il Mancio non lo vede, e gli preferisce la coppia al quanto disastrosa Juan Jesus-Ranocchia. Lui accetta la panchina, non fa polemica, soprattutto e nonostante la difesa interista faccia acqua da tutte le parti. Poi la svolta, Mancini viste le troppe disattenzioni e gol subiti, decide di spostare Juan Jesus a snistra, e mettere di fianco a Ranocchia l’esperto difensore, il che significa, un solo gol subito (su calcio piazzato) in tre gare, e soprattutto un derby giocato da leader indiscusso, senza sbavature, attenzione e sicurezza, proprio quello che questa squadra ha bisogno. Oggi Vidic si gode la sua rivincita personale, e chissa’ se da qui a fine anno dimostrera’ nonostante tutto che in questa Inter lui ci puo’ stare benissimo.