La rivolta dell'acqua
Mio padre mi ha sempre insegnato a ragionare con la mia testa.
Se una cosa non ti piace, mi diceva da bambina, non la fare.
Se il mondo non ti piace, aggiungeva, prova a cambiarlo.
Così, da un po’ di tempo, siccome vedo cose che non mi piacciono e che potrei cambiare, mi ci sto dedicando. Cose piccole, per carità, ma chi ha detto che il grande non passi proprio da queste cose?
Dopo la raccolta differenziata e la scelta di comprare il più possibile prodotti a chilometri zero, mi sono lanciata in una battaglia senza quartiere contro la regina dei bisogni indotti.
No, non contro la Nutella.
La mia ultima battaglia è contro l’acqua in bottiglia.
Oh, lo so. Lo so che non è una novità, blabla blabla.
Lo è per me, va bene?
Il proposito casalingo mio e dell’Amoremio per il 2012 è stato: mai più acqua in bottiglia.
Per buona misura, lui ha deciso di sua sponte di rinunciare anche alle bibite gassate (io non le bevevo già da prima) e quindi anche la Coca Cola è sparita da casa nostra.
L’annoso andirivieni delle confezioni di acqua in bottiglia è stato sostituito dall’utilizzo della brocca filtrante e dall’uso sporadico, in pratica solo per l’ufficio, della fontanella comunale (€ 0,05 ogni litroe mezzo, sia liscia che gassata).
Sì, uso la brocca microfltrata nonostante tutte le critiche. Io, francamente, non ci credo: ho visto Voyager e credo di più nei complottasti, nei rettiliani, nel chupacabra e alla vita su Marte. Anche se l’acqua del rubinetto la potete bere anche non filtrata: è meglio di quella in bottiglia, o in ogni caso è uguale.
Non vi fate ingannare, l’acqua è acqua ed è di tutti.
Pensate davvero che l’acqua Vitasnella vi faccia dimagrire?
O che quella di Messner sia purissima e freschissima?
O che certe acque depurino di più?
Non vi fate abbindolare, voletevi bene!
E poi, la raccolta differenziata così si fa in un baleno!
Niente più casse d’acqua da trasportare, ché gli uomini non c’hanno mai tempo.
Senza considerare il risparmio economico e sociale.
Allora, vi ho convinto?