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La rivolta della Cannabis nel Rif

Creato il 29 gennaio 2013 da Paolo

kif1I produttori di cannabis a Ketama, nella regione di Al Hoceïma, si sono sollevati contro una decisone delle autorità che proibiscono la produzione di cannabis per il 2013. I manifestanti hanno bloccato la strada costiera tra Al Hoceïma e Tetouan domenica scorsa, distruggendo la sede della provincia di Bni Jmile. Le proteste, condotte secondo delle fonti da disoccupati e da marocchini residenti in Spagna tornati a vivere in Marocco, sono finiti con degli scontri tra i manifestanti e la gendarmeria reale . Le autorità di Al Hoceïma affermano che queste manifestazioni sono animate da scopi  elettorali. Questa ipotesi è considerata reale da Nouredine Mediane, deputato dell’Istiqal (partito riformatore) e feroce difensore della legalizzazione della cannabis in Marocco. Mediane critica il divieto imposto agli agricoltori in questo periodo di crisi economica, quando la produzione di cannabis è l’unica attività nelle regioni di Targuist, Ketama e Bni Boufrah. Nel Rif (zona altamente sconsigliata per i turisti), i baroni della droga risolvono i problemi della popolazione con i Makhzen (autorità governative) garantendo la produzione della cannabis, ma in questo caso di devono fare i conti con un comandante della gendarmeria che minaccia quotidianamente i loro interessi, finanziando campagne elettorali e obbligando i coltivatori a votare per i loro candidati. La situazione è ad punto tale che i piccoli agricoltori finiranno per credere che questa gente difende i suoi interessi personali  e non i loro.  In Marocco, primo paese al mondo per la produzione di Kif, l’Istiqal chiede da sempre la regolamentazione e la legalizzazione della coltivazione di cannabis. Nel nord del paese una barzelletta locale dice che ”la terra nel Rif è talmente sotto effetto della cannabis che se si piantano delle patate crescono zucchine”.  

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