La rivoluzione della fisica al CERN

Nei 27 km dell'acceleratore di particelle più grande e famoso del mondo, il Large Hadron Collider del CERN di Ginevra, il team di scienziati e fisici, tra i quali ci sono parecchi italiani, sta per avviare la rivoluzione della fisica.

In sostanza, dopo mesi di lavori per potenziare l'impianto, al CERN sono stati riavviati i 4 apparati principali, Atlas, CMS, Alice e LHCb, con l'obiettivo (raggiunto) di accelerare e far collidere due fasci di protoni generando un'energia di 30mila miliardi di elettronvolt: un record e un'altro passo, dopo la scoperta del bosone di Higgs del 2012, verso una comprensione maggiore dell'infinitamente piccolo.

Grazie infatti agli esperimenti condotti al CERN si potranno riscrivere le leggi della fisica del cosidetto Modello Standard riuscendo a fare luce su tanti fenomeni che attualmente compongono il mondo della fisica quantistica ma che faticano a trovare riscontro empirico; inoltre questo risultato porterà alla scoperta di informazioni importanti sulla natura della materia oscura cioè quella componente della materia che non è direttamente osservabile poichè si nasconde nelle distanze interatomiche.

Dalle parole dei responsabili degli esperimenti del CERN si evince la soddisfazione dopo anni di lavoro e anche la speranza di trovarsi veramente sulla soglie di una nuova epoca della fisica così come lo era stato diversi decenni fa per Einstein, Heisenberg, Plank e Maxwell.