Mentre le gemme
stanno ora ingrossando sui rami spinosi in attesa della buona stagione, in tutto il loro splendore, rose già sbocciate, sono le protagoniste di un suggestivo giardino ospitato sulle prime alture dell’entroterra savonese.
Nato dalla passione del suo proprietario, professore in storia dell’arte, conserva alcuni elementi antropici tipici della zona di provenienza culturale contadina, le stesse strutture e i materiali usati, muretti a secco di pietra locale e pergole in castagno, ne sono testimonianza. La proprietà risalente agli anni ’30 è stata acquistata nel 1986, il giardino ha iniziato a prendere forma dopo attenta valutazione degli elementi preesistenti e delle peculiarità del luogo.
ingresso con pergola in castagno sulla quale poggia una vigorosa R. Albertine.
L’area venne col tempo suddivisa principalmente in due parti con tematiche distinte delimitate da siepi di bosso che assieme a tralicci in castagno dallo sviluppo verticale, contribuiscono alla realizzazione di diversi piani prospettici e sono base delimitante di più stanze di verzura. Tutte le piante per lo più nate da seme o talea sono frutto di paziente ed accurata ricerca e scambio amatoriale con “colleghi” di passione.
Un primo giardino dall’aspetto più rustico è stato realizzato intorno ad un percorso sinuoso ispirato alle curve del paesaggio. La vegetazione è raccolta all’interno di aiuole leggermente rialzate a collinetta e rappresenta, principalmente, varietà e cultivar di specie (cisto, lavanda, mirto, ginepro, aquilegia, spirea, ulivo, viburno, nespolo germanico, ginestra dei carbonai, àcanto, ecc.) tipiche dell’ambiente ligure intermedio tra la macchia mediterranea e la vegetazione montana, o tradizionali varietà coltivate nei vecchi giardini.
il giardino rustico
La creazione del giardino è poi proseguita con un ampio spazio dedicato alla rosa che ne ispirerà il nome stesso: La Rosiera.
L’amore per questo fiore si manifesta al proprietario con il ritrovamento, accanto ad una vecchia casa del vicinato, di una rosa spinosissima e molto profumata. La curiosità porta alla classificazione di una rosa antica muscosa. Assieme al nascere della passione ha inizio anche una ricerca tra vecchi giardini, ruderi, cimiteri in giro per l’Italia e in altri paesi europei.
Il terreno è stato modellato su due livelli con un andamento a cavea teatrale. La distribuzione delle quasi cento piante tiene conto delle differenti famiglie in cui sono classificate le rose storiche (galliche, damascene, alba, muschiate, portland, pimpinellifolia). Al livello più basso si trovano le rose ottocentesche caratterizzate dalla rifiorenza come le cinesi, bourbon, ibridi rifiorenti, tea, rugose ecc.
da sx: R.Félicité et Perpétue - R. Cèlestial – R.alba incarnata
giardino delle rose
Un sentiero obbligato conduce il fortunato visitatore a ripercorre la storia di questo fiore in una profusione di colori e profumi godendone appieno l’effimera bellezza. Ho potuto più volte apprezzare l’incanto della Rosiera sia in veste privata sia come accompagnatrice di alcuni gruppi di appassionati del verde, sempre accolta con grande cortesia dal professore – giardiniere a da sua moglie, compagna di avventura anche nelle “estreme ricerche internazionali”.
Ogni incontro è piacere condiviso nel discorrere tra arte e giardinaggio, le ore volano assieme ai pensieri, carichi di nuove idee e nuovi progetti.
da sx: R.Little Gem - R. Comte de Chambord - R.Konigin von Danemark