Il prezzo dell'uranio ha cominciato, lentamente ma inesorabilmente, a risalire anche grazie all'atteso riavvio dei reattori nucleari in Giappone e alla costruzione di nuovi impianti in Cina e India.
Tuttavia, anche se l'attenzione del mercato è concentrata su questi due paesi, esiste un altra nazione che giocherà un ruolo chiave per l'uranio: la Russia.
Infatti la Russia sta costruendo reattori nucleari a spron battuto in tutto il mondo, agevolata dal fatto che il settore energetico russo è completamente in mani statali. Attualmente ci sono 29 reattori nucleari in fase di progettazione e costruzione in oltre una dozzina di paesi.
Una politica energetica molto aggressiva che spinge i russi a dare il know-how e a finanziare la costruzione di centrali nucleari in paesi che da soli non riuscirebbero mai in una simile impresa. Naturalmente i nuovi impianti saranno riforniti con l'uranio della Russia.
Una politica energetica molto aggressiva che spinge i russi a dare il know-how e a finanziare la costruzione di nuove centrali nucleari in tutto il mondoAnche se la Russia si sta avviando a dominare l'industria nucleare internazionale, il resto del mondo non sembra curarsene molto.
È emblematico in caso dell'azienda francese Areva, che dal 2007 non è riuscita a vendere nemmeno un reattore nucleare, al contrario della russa Rosatom che ne sta costruendo a decine anche grazie al sostegno del presidente Vladimir Putin che è assai attivo nello stipulare accordi di cooperazione nucleare, dall'Argentina all'India.
Quali siano i veri punti forti della Russia è difficile da stabilire, ma è certo che i suoi successi sul mercato del nucleare sono destinati a durare e, secondo gli analisti, trascineranno verso l'alto anche i prezzi dell'uranio.
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