Giovedì 26 aprile 2012, presso la Sala del Senato Accademico nel Palazzo del Rettorato dell’Università “Sapienza” di Roma, ha avuto luogo il Forum italo-russo Due sistemi a confronto per comuni strategie di progresso. L’iniziativa è stata promossa e sostenuta dal Centro di Studi Russi, sezione romana della fondazione Russkiy Mir di Mosca sotto la direzione della dott.ssa Natalia Fefelova, in collaborazione con il primo Ateneo romano e con l’Istituto EURISPES. A margine del seminario è stato siglato un accordo di cooperazione tra l’Istituto per l’Europa dell’Accademia delle Scienze della Federazione Russa e il CEMAS (Centro per la cooperazione con l’Eurasia, il Mediterraneo e l’Africa Subsahariana dell’Università “Sapienza”), diretto dal prof. Antonello Biagini, prorettore per la Cooperazione e i Rapporti Internazionali, che ha aperto i lavori del Forum. La stipula di tale accordo costituisce senz’altro un indicatore concreto della trasversalità con cui viene oggi recepita – nei circuiti accademici, imprenditoriali e diplomatici di entrambi i Paesi – la necessità di un potenziamento costante dell’interscambio bilaterale.
In rappresentanza della Federazione Russa è intervenuta una delegazione dell’Istituto per l’Europa: il direttore Nikolay Shmelëv, economista di fama internazionale e direttore della rivista Sovremennaja Evropa, organo ufficiale dell’Istituto; il vice-direttore Alexey Gromyko, rappresentante della Federazione al Consiglio NATO-Russia; Valentin e Sergey Fëdorov, specialisti russi rispettivamente della Germania e della Francia; Marina Kargalova, Consigliere Esperto per i problemi sociali per la Duma della Federazione Russa. Tra i relatori italiani figuravano (in rappresentanza dell’EURISPES) il presidente Gian Maria Fara ed il segretario generale Marco Ricceri; il direttore dell’Istituto per gli Affari Internazionali Ettore Greco; il prof. Giuseppe Sacco dell’Università di Roma Tre; il direttore del Centro per gli Studi Strategici Internazionali dell’Università di Firenze Umberto Gori. In qualità di presidente dell’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG) è intervenuto il dott. Tiberio Graziani, direttore di Geopolitica, proponendo un’analisi delle potenzialità del rapporto fra Italia e Russia nel più ampio quadro di consolidamento del gruppo BRICS durante la fase attuale che, secondo la sua stessa definizione, può essere descritta come “la transizione uni-multipolare”.
Tale prospettiva, che costituisce d’altronde l’approccio interpretativo del primo numero della rivista Geopolitica – numero monografico dedicato alla Federazione Russa – rappresenta idealmente l’anello di congiunzione fra i temi delle tre sessioni in cui sono stati divisi i lavori: “Russia e Italia, società in cambiamento”, “Politiche per l’Europa e il Mediterraneo” e “Processi di modernizzazione e prospettive di crescita”. A fronte della sottolineatura di singoli elementi d’analisi, emersi di volta in volta negli interventi di ciascun relatore, nel suo insieme la discussione ha manifestato infatti la condivisione di alcuni punti di fondo. Sia da parte russa che italiana ci si è soffermati ad esempio sulla critica verso quella che ormai è d’uso rappresentare come la deriva “tecnocratica” delle istituzioni europee, in risposta alla quale appare sempre più urgente la ricerca di fondamenti etico-politici comuni e di incentivi concreti per rilanciare l’economia reale. L’intensificazione dei legami con un partner importante quale la Federazione Russa rappresenta in questo senso un auspicio comune.