Le forze strategiche aerospaziali russe hanno ricevuto oggi l’ordine di predisporre un piano d’azione in grado di contrastare un’eventuale nuova pioggia di meteoriti, come quella verificatasi la scorsa settimana nella regione di Cheljabinsk negli Urali. Lo ha annunciato il Generale Igor Makushev, comandante della guarnigione occidentale dell’aeronautica militare russa. Makushev ha specificato che il nuovo sistema servirà a contrastare qualsiasi futura minaccia dovesse giungere dallo spazio, che si tratti di meteoriti o di satelliti in disuso finiti fuori orbita. Si tratta della prima azione ufficiale dopo che venerdì scorso la frammentazione di un meteorite di 15 metri di diametro ha provocato una pioggia di rocce infuocate, costata il ferimento di oltre 1200 persone nella regione di Cheljabinsk.
“Nessuno dei sistemi di rilevamento oggi in dotazione a Russia e Stati Uniti è stato in grado di intercettarlo, nè potrebbe farlo in futuro – rileva Boris Shustov, direttore dell’Istituto di Astronomia dell’Accademia delle Scienze di Mosca – poichè i radar sono tutti tarati per scovare oggetti che viaggiano ad una velocità prefissata”. E il meteorite da cui si sono poi staccati frammenti piovuti sugli Urali al momento dell’ingresso in atmosfera è stato stimato viaggiasse a velocità superiore a quella del suono.