Vi vanno due chiacchiere sulle mie solite disavventure? Perchè non mi smentisco mai.
In questi giorni c'è stata la saga dei trattamenti di bellezza. Come vi dicevo, sto cercando di farmi carina per Lukas e anche per me stessa, che insomma ogni tanto ci vuole.
Dunque ho cominciato dal parrucchiere. Voglio molto bene alla mia parrucchiera, per carità (anche se è un po acidella), ma i tagli non li fa proprio benissimo. Io chiedo solo una spuntatina, capelli pari, dovrebbe andare tutto bene, invece c'è sempre qualche piccolo dislivello.
Questa settimana mi ha scalato impercettibilmente la parte davanti, peccato che a destra della riga i capelli non siano come a sinistra della riga. Ok, fa lo stesso, tanto nessuno se ne accorge, poi li sistemo da sola (e via 24 euro, che ho preso pure l'olio di argan- e secondo me è una stupidata).
Passiamo all'estetista, obiettivo manicure. Sono stanca di vedere le modelle in showroom e i clienti elegantissimi con mani perfette, dunque vado. Mi accoglie in negozio una ragazzina di massimo 19 anni, brufoli, frangetta storta e unghie smangiucchiate colorate di nero. Già mi spavento. Mi fa la manicure e alla fine mi applica uno smalto chiaro scelto da me. Presente lo smalto biancastro, che fa subito le righe? Ecco, è successo pure con quello. Me lo asciuga ed esco un po perplessa (con 17 euro in meno in tasca).
Il giorno dopo in showroom le modelle sconvolte mi rimproverano di non averle segato le gambe(loro si che se ne intendono di trattamenti di bellezza- un giorno vi parlo di queste ragazze, sono uno spasso), che nemmeno da sola riuscivo a darmelo cosi male. Vabè, tanto devo tornare dall'estetista per un'altra cosa, me lo faccio rimettere. Arrivo alle 7, mi fanno accomodare in una stanza. Aspetto 10 minuti, non arriva nessuno. Alle 7,20 sono ancora lì che aspetto, (ho la faccia di una che si fa prendere sotto gamba, vero?), al che apro la porta e un po scocciata chiedo di poter cominciare. Arriva l'estetista (un'altra), che un po nervosetta senza neanche un ciao comincia a fare quello che deve fare, tenendo la porta aperta e parlando con l'altra, e io lì che soffro. Nel frattempo arriva la 19enne, che mi sgancia le mani dal lettino a cui stavo aggrappata per non urlare, e mi applica lo smalto tra un mio sussulto e l'altro.
Lo smalto in questione, questa volta rosso, è già sbeccato. E' passato un giorno. Stiamo calmi.
Volete il capitolo lampada? Chissà perchè, i solarium sono gestiti sempre da gente con l'aria un po così, non so se avete presente. Il gestore, abbronzato come nemmeno dopo 3 settimane di mare, mi chiede se voglio la crema abbronzante o protettiva (abbronzante? Ma siamo pazzi??), e mi smolla senza spiegazioni in una stanzetta. Meno male avevo un'idea di cosa dovessi fare. Tra l'altro che paura stare in piedi nella doccia, con l'aria calda tutta intorno, le braccia che fanno male a stare attaccate alle maniglie in alto,io che cerco di tenere gli occhi chiusi e già me li immagino sciolti se li apro, e il frizzicolare delle lampade che ho paura mi scoppino intorno da un momento all'altro. Faccio respiri profondi e penso a prati verdi... comunque sono bianca esattamente come prima. Forse ho messo troppa crema protettiva. In effetti ero un po unta.
Per finire, sto bevendo come una fontanella per depurarmi dalle schifezze che mangio, e mi sorge spontanea una domanda: voi, o gente che bevete il litro e mezzo di acqua al giorno, quante volte andate in bagno?? Ho appurato che devo tornare al mio vecchio metodo del cammello (bevi a pranzo e resisti fino a sera), altrimenti è tutto un avanti e indietro dalla toilette! Ma come si fa a bere così tanto?? Sarà vera sta storia del puliti dentro belli fuori? Mah, secondo me mi si gonfia solo la pancia!
Comunque, il tutto deve avere una conclusione Sabato, giorno in cui sono sicura sarò esattamente uguale al solito, e comunque figurati se Lukas nota le mie unghie perfette, e poi lavoro. Speranzosa, oggi chiedo alla organizzatrice dell' emploi du temps per quante ore ne avremo, perchè al Sabato di solito si lavora meno delle 10 ore solite. Le altre venditrici impietosite dalla mia situazione chiedono di farmi sostituire ("ma dai poveraccia, non la puoi cambiare?"), ma la sadica fa finta di nulla, anzi, mi dice che potrei stare fino al pomeriggio.
A quel punto lascio la stanza e cominciano a colarmi gli occhi e il naso (aka piango -in corridoio, mi sono trattenuta). Una delle ragazze che lavora come me si impetosisce e mi dice che mi sostituisce lei. Rifiuto poco convinta. Lei insiste. Un grande sorriso mi compare sul volto. Grazie amica! Ora dobbiamo aspettare l'autorizzazione, perchè anche per sostituirci tra noi ci vuole l'approvazione del grande capo. DYYYO mio, come se gliene fregasse qualcosa di chi viene Sabato.
In tutto questo, ho un problema alle bombole del metano, l'altra settimana sono rimasta senza benzina nè gas fuori da Max Mara e ho dovuto chiamare un taxi per farmi portare dal bezinaio. Ora devo proprio andare dal meccanico, peccato che stia in una fantomatica via Bernini n.9, in cui io sono andata, ma in cui ci sono solo numeri pari. Dubbio e sconcerto. Appuro ancora una volta che NON ho senso dell'orientamento (domani ci va mio papà e scommetto che lo trova subito, il meccanico).
Che volete che vi dica amici, i tragattini li trovo tutti io, mi faccio mettere i piedi in testa e sono pure piagnucolona (capitemi, sono anche un fascio di nervi, dopo due mesi da sola).
Ma tengo duro, e poi con la prospettiva del weekend (condito da saggio di danza Venerdì) niente mi scalfirà, nemmeno tu, stupida estetista, da cui avevo preso un altro appuntamento a cui però non andrò! HA!
Ultima cosa, questa volta un appello: che regalo a mio papà per Natale?
Considerate che è un uomo molto elegante, dunque ha tutto nel settore abbigliamento: gemelli, cravatte, sciarpe etc. Stesso dicasi per penne, piccoli oggetti per l'ufficio, profumi, creme, rasoi tecnologici, libri, sigari, oggetti teconologici... che rimane?
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