Ramacca, un tempo nota come “il granaio della Sicilia”, è un comune di circa diecimila abitanti, situato all’estremità occidentale della piana di Catania. Il territorio comunale è particolarmente vasto e fertile e ciò ha fatto si che, sin dalle sue origini, questo territorio sviluppasse la sua naturale vocazione agricola e desse i natali ad una particolare varietà di carciofo dalle caratteristiche organolettiche uniche: il “violetto ramacchese”.
Quasi 6000 ettari coltivati ad agrumi, più di 9000 ettari adibiti a coltivazione di carciofi e ancora vaste aree dedicate ad angurie, vigneti, cereali e mandorle.
A celebrare la straordinaria fertilità di queste terre la “XXIV Sagra del Carciofo”, che quest’ anno raddoppia i week-end dedicati all’evento: il 4-5-6 e l’11-12-13 aprile. Nata da un progetto di valorizzazione di una produzione tipica locale, la kermesse ha allargato col passare degli anni e delle edizioni il proprio respiro, arricchendo anno dopo anno il paniere di contenuti, anche significativi, offerti dall’evento. Convegni, conferenze, musica e spettacoli integrano infatti l’appuntamento gastronomico con il violetto ramacchese, che viene presentato in un’infinità di ricette alle degustazioni allestite nelle vie del centro storico di Ramacca che, durante la sagra del carciofo, si affollano di stand. L’evento, che nel suo genere è sicuramente tra i più importanti, trasforma ogni anno il centro storico di Ramacca in una vera e propria vetrina gastronomica a cielo aperto, carica di folklore e tradizioni. Parecchie anche le esibizioni musicali nell’ arco dei due week-end di festa, con sei concerti live di band siciliane tra le più affermate. Gli spettacoli più attesi sono sicuramente: il concerto dei Qbeta con Lello Analfino, cantante dei Tinturia, in chiusura della prima tre giorni di sagra domenica 6 aprile; e il comico di “Zelig” Gianluca Impastato seguito dalla band ragusana Baciamo le Mani domenica 13 aprile.
Come ogni anno, Ramacca è pronta ad accogliere turisti e visitatori da ogni angolo di Sicilia e d’Italia per invitarli a scoprire le eccezionali qualità del carciofo violetto, coccolando il palato in un’impagabile atmosfera spettacolare, densa di tradizioni, che rende omaggio alla naturale ospitalità dei siciliani.