La salmonella
Rappresenta una delle più frequenti patologie di origine alimentare nell’uomo. Gli alimenti di origine avicola, uova e prodotti, in particolare, risultano essere le principali cause di infezione.Ridurre la presenza di salmonella negli animali vuol dire ottenere prodotti derivati più salubri. La salmonella colpisce mammiferi, uccelli, rettili e anfibi. I carnivori sono poco ricettivi. Nell’ uomo si manifesta per lo più come enterocolite. Le infezioni provocate da salmonella si distinguono in forme tifoidee, in cui l’uomo rappresenta l’unico serbatoio del microrganismo, e forme non tifoidee, causate dalle cosiddette salmonelle minori (come Salmonella Typhimurium e la Salmonella Enteritidis), responsabili di forme cliniche a prevalente manifestazione gastroenterica. La salmonella è l’agente batterico più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti. Se ne conoscono più di 2000 varianti . Le salmonelle rilevanti dal punto di vista medico appartengono alla specie Salmonella enterica di cui esistono più sottospecie. Le sottospecie vengono ancora suddivise nei cosiddetti serovars o sierotipi in base alla presenza di specifici
antigeni. I sierotipi S. Typhimurium e S. Enteritidis, sono i più frequentemente diffusi nell’uomo e negli animali, in particolare nel pollame, e sono considerate pertanto ‘salmonelle zoonotiche’. Le salmonelle vivono nell’intestino dell’uomo e degli animali, frequentemente portatori sani, e sopravvivono anche in condizioni avverse potendo persistere per mesi nell’ambiente.
Articolo tratta dal Ministero della Salute