Nelle zone alte della classifica di Serie A si rivede la Scandone Avellino. Dopo un’inizio di campionato travagliato, alcuni aggiustamenti nel roster, voci sull’allenatore, la squadra irpina è riuscita a trovare il suo equilibrio e a rilanciare alla grande la sua stagione.
La molla è scattata con l’avvenuta qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia, ottenuta all’ultima opportunità utile, ma che ora la presenterà come vera mina vagante della manifestazione da ottava testa di serie.
Sei vittorie di fila per la truppa di Sacripanti, dopo la sconfitta nel derby con Caserta, ripartite perfettamente tre in casa e tre in trasferta ma sopratutto vittorie contro squadre di alta se non altissima classifica: prima Venezia poi nelle ultime tre Avellino ha battute Reggio Emilia, Milano e Pistoia. In particolare con la vittoria al Forum contro le scarpette rosse Avellino ha interrotto la striscia di successi consecutivi in casa in regular season dell’Olimpia che durava da 41 match consecutivi, ultima sconfitta contro la Montegranaro di Recalcati il 24 Marzo del 2013. Avellino è imbattuta nel girone di ritorno e si vede finalmente il risultato degli sforzi in palestra. Sacripanti è riuscito a trovare la chiave per far rendere la squadra dopo l’aggiunta di Ragland e Marquees Green, che hanno necessitato di qualche match per integrarsi e trovare il miglior feeling con i compagni.
Chiavi della squadra sono sicuramente James Nunnally e Martin Leeunen: il primo è il go-to-guy della formazione, nonché miglior realizzatore del campionato con 17.8 punti di media, il secondo è la mente della squadra, come egli stesso si è definito: “la mano dell’allenatore in campo“, i due si conoscono molto bene per via dell’esperienza a Cantù. Ai due va aggiunto Green quarto assist-man del campionato a 5.6 di media, uno che ad Avellino ha passato gran parte della sua carriera; poi ci sono i due lunghi Buva e Cervi: il primo è stato voluto proprio da Sacripanti che l’aveva avuto l’anno scorso a Cantù mentre l’italiano è approdato dopo la querele con Milano, entrambi offrono minuti di qualità alla causa campana. Ma in generale è tutta la squadra a girare da un mese a questa parte: Avellino è la squadra che sforna più assist a partita di tutto il campionato, 18.5, e quando la Scandone riesce a muovere palla e segnare, magari andando oltre gli 80 punti, le statistiche ci dicono che è quasi sempre una vittoria.
Insomma Avellino è lanciatissima, l’ambiente pare aver ritrovato l’euforia perduta, ma ora arriva il momento più difficile, quella di mostrare continuità di gioco e risultati per rimanere stabilmente nelle zone alte della classifica e poter fare un pensierino anche a quella Coppa già vinta alcune stagioni fa e che si gioca su un parquet dove Avellino ha già vinto, questo invece poco tempo fa.