E’ successo ieri sera, quando, in prossimità di una nostra uscita collettiva, ha capito che sarebbe rimasto solo per diverse ore.
Poco prima di chiudere la porta e di controllare che Shiwon avesse tutto il necessario, lui è scomparso.
Dov’è finito Shiwon?
E’ stata la domanda che ci siamo posti a vicenda sicuri che ognuno di noi avesse una risposta. “Ci ho pensato io, è nella sua cuccia. No, io, lo lasciato nella veranda a giocare”.
No, nulla di tutto questo. Siamo perciò partiti alla ricerca affannosa per tutta la casa. Non stiamo parlando di una piazza, ma di un appartamento normale. Ogni stanza, ogni armadio, ogni angole, perfino dentro i letti, tutto è stato setacciato meticolosamente ma di Shiwon neppure l’ombra.
L’orario d’uscita cominciava a slittare e l’appuntamento pure, ma non si poteva rischiare che Shiwon finisse per sbaglio giù dalle scale del palazzo e poi per la strada. Purtruppo ogni tanto succede che anche lui abbia voglia di un’ ora d’aria e alla prima occasione lo scopriamo disperato nelle scale che, pentito per l’azzardo, vuole rientrare nel suo regno sicuro. Ma questa volta, non era neppure lì. Nella tromba delle scale eccheggiava il suo nome: – Shiwon, Shiwon!Anche gli altri inquilini, incuriositi dalle voci hanno contribuito alla ricerca senza successo.
Ora però comincia ad assalirci un’atroce dubbio:” dove non avevamo ancora guardato? DENTRO LA LAVATRICE!!!!”
Il terrore ci assale perchè la lavatrice era in moto già da diversi minuti. Mi figlia comincia a tremare, ma io la rassicuro che ciò è impossibile. Mio marito ritiene di averlo visto sgattaiolare dopo la messa in moto. Ma ormai, avendo perlustrato tutto, l’unica cosa da fare era APRIRE L’OBLO‘!!
Un momento drammatico questo, perchè l’oblò di una lavatrice in movimento non si apre subito. A volte ci vogliono anche dieci minuti e noi, con la fretta dell’appuntamento eravamo ansiosi intorno ad essa terrorizzati di vedere uscire il corpicino bagnato senza vita. L’operazione è toccata a mio marito come la drammatica riesumazione di un cadavere.
Fuori un lenzuolo, fuori un ascigamano ma, per fortuna, di Shiwon neppure l’ombra. Con un sospiro di sollievo rimettiamo in moto la lavatrice e riprendiamo le ricerche ancora più ansiosi per il megaritardo con i nostri amici.
Decidiamo di riprendere le ricerche , ancora più particolareggiate, dentro gli armadi ,sicuri del fallimento perchè in altre occasioni, alle grida del richiamo lui saltava fuori divertito pronto a mordicchiare la gambe di tutti come a dire: – ” vi ho fatto prendere uno spaghetto”!!
Decido di guardare dentro il mio armadio, questa volta molto in fondo, e finalmente ECCOLO!!
Non avevo pronta la mia digitale, peccato, perchè era da vedere. Vi ricordate quando, bambini, si giocava a nascondino e ci si trovava ad un passo dall’essere scoperti? Si tratteneva il respiro fino all’ultimo. Ebbene, lui era così.
Completamente appiattito sotto una camicia (che evidentemente è riuscito a sganciare da una gruccia), tentava di mimetizzarsi per continuare il suo gioco-vendetta. Quando ha visto che ormai era stato scoperto ha cominciato a fare le fusa come a dire: – “Coccolatemi vi prego, non punitemi, non lo farò mai più, ma voi, non lasciatemi solo, almeno oggi!!”