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La sconfitta dell’arroganza

Creato il 24 giugno 2010 da Vidharr

La sconfitta contro la Slovacchia, l’eliminazione dai mondiali al primo turno (non succedeva da tempo, tanto tempo) e l’umiliazione del nostro movimento calcistico hanno una sola causa: Marcello Lippi, la sua arroganza e la sua incapacità. In questo mondiale ho visto una squadra senza schemi, senza gioco, senza grinta. Idee poche e molto confuse. Le critiche iniziano dalle convocazioni: non portare un giocatore come Cassano (unico calciatore italiano in grado di cambiare una partita) è stato un autogol clamoroso. Il gruppo è importante, ma non fondamentale: il calcio rimane uno sport tecnico ed è il solista a fare la differenza. Non capisco inoltre il tentativo di giocare con Marchisio dietro l’unica punta. Non riuscivo a capirlo prima di vederlo sul campo e lo capisco ancora meno dopo averlo visto. Nessun allenatore al mondo avrebbe proposto una soluzione del genere: Lippi c’è riuscito. Un altro appunto che faccio a Lippi è su Quagliarella; ha giocato 45 minuti ed è stato nettamente il giocatore migliore della nazionale (un gol valido, un gol annullato per fuorigioco millimetrico, un gol sfiorato e l’azione straripante del primo gol). Mi chiedo perché il nostro allenatore non l’abbia mai fatto scendere in campo prima, possibile che durante tutto il ritiro non si sia accorto che si trattava del nostro attaccante più in forma? Questa è la sconfitta di Lippi e della sua arroganza ma è anche la sconfitta di un movimento che non produce fuoriclasse da tempo (ad esclusione di Cassano e Balotelli, non convocati) e che ha bisogno di ripartire davvero da zero. Buona fortuna Cesare!

Marcello Lippi


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