Nella Valle di Glencoe il lato selvaggio e indomito della Scozia più pura è riuscito a mitigare le tensioni di Lucia e ha infuso il suo spirito di una nuova rivitalizzante energia. Nella raccolta “Scotland, my love” la ritroviamo, quindi, “carica” e pronta a riprendere un cammino che le regalerà altri piccoli e confortanti piaceri scozzesi.
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Le piante acquatiche mutavano disegno a ogni sospiro delle acque e incantavano i miei sensi. Ero totalmente rapita dalla meraviglia che si stendeva di fronte ai miei occhi. Speravo davvero, in effetti, di essere rapita da quello scorcio di Scozia e di essere portata a lei e da lei trattenuta. Ero quasi invidiosa dei sassi che dimoravano nel letto del laghetto poichè avevano la possibiltà di vivere l’eterna bellezza di quello specchio che rifletteva il velluto verde delle colline circostanti, ombreggiate o illuminate da raggi di sole fugaci, ma brillanti. Lo spettacolo dei raggi solari che riuscivano a penetrare nella valle formava una sublime sinestesia di forme e di pensieri e arricchiva il paesaggio di sfumature d’amore e di piacere. A poco a poco stavo riacquistando tranquillità. Mi stavo drenando e stavo espellendo le tossine che mi avevano devastata poco prima, ingiustamente e indebitamente.
Quel posto mi ha chiamata a sè, mi ha riconosciuta come una sua figlia, o forse come amante e mi ha voluta aiutare, dandomi la possibilità di rigenerare ogni singolo atomo del mio corpo attraverso quel viaggio quasi spirituale, innescato dalla forza dirompente della bellezza della sua Natura. Ogni suono, ogni odore, ogni particolare di quel quadro reale è entrato dentro di me e non solo ha eliminato ogni nota stonata causata dalla debolezza di chi non sa bussare alle porte della vita e non sa prendersi quello che desidera, incolpando gli altri delle proprie inabilità, ma mi ha anche dato nuova vita, nuova energia. E nuova energia significa nuovi sorrisi, nuove prospettive, nuove idee e uno stato d’animo completamente purificato e disposto a proseguire il cammino, non solo quello reale sulla A82 e quello dei giorni di vacanza in Scozia, ma anche di vita.
L’abbraccio vitalizzante di quel lembo di valle mi ha rasserenata e mi ha rimessa in sintonia con me stessa e con l’ambiente circostante, con la mia Scozia e con chi mi stava vicino.
![Glen Orchy La Scozia di Lucia: l’abbraccio di Glencoe e l’incanto di Glen Orchy](http://m2.paperblog.com/i/194/1946997/la-scozia-di-lucia-labbraccio-di-glencoe-e-li-L-rW_CAa.jpeg)
Ero completamente incantata ad ammirare quel paesaggio, a percorrere ogni millimetro della sua superficie coi miei occhi castano-chiaro, come le alghe sul fondo del lochan. Non sarei mai voluta partire, ma il tempo stava realmente incalzando ed era giunto il tempo di raccogliere le mie emozioni e le energie trasmesse dalla Madre Scozia e d’incamminarmi verso sud, verso Edimburgo.
![Glen Orchy La Scozia di Lucia: l’abbraccio di Glencoe e l’incanto di Glen Orchy](http://m2.paperblog.com/i/194/1946997/la-scozia-di-lucia-labbraccio-di-glencoe-e-li-L-zWyYwN.jpeg)
![aquila La Scozia di Lucia: l’abbraccio di Glencoe e l’incanto di Glen Orchy](http://m2.paperblog.com/i/194/1946997/la-scozia-di-lucia-labbraccio-di-glencoe-e-li-L-yP_BaC.jpeg)
Ora ero pronta per affrontare la città, dopo un mese di Scozia selvaggia e poco antropizzata. Non ero però preparata ad affrontare ciò che ci avrebbe atteso nel capoluogo scozzese.
Continua…
Photo Credits: Lucia Tysserand
Leggi: La Scozia di Lucia: sorridi, sei a Glencoe!