Dopo aver appreso quali sono le tradizioni e le principali attività della fiera agricola di Aird, proseguiamo il viaggio con Lucia alla scoperta della magia del paesaggio scozzese dirigendoci alla baia di Husinis. Nella raccolta “Scotland, my love” non poteva mancare un assaggio delle selvagge spiagge dell’Atlantico!
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Oggi siamo partiti tutti alla volta del remoto angolo di North Harris, Husinis. Poco prima di Tarbert, abbiamo svoltato a destra, su una strada quasi invisibile tanto è stretta e remota, ma portentosa nella sua essenzialità e nella forza dei suoi paesaggi: la single track road che costeggia Loch A Siar. La strada si snoda come un serpente infreddolito sulle colline sassose e ne segue il profilo sinuoso e dissestato, in mezzo a ciuffi di erbe di brughiera e di erica che ancora non è fiorita e che forma un morbido cuscino in cui le pecore affondano i loro zoccoli alla ricerca dell’erba più fresca. Da una parte della strada si snoda l’incantevole panorama dei lochs e delle isole dell’arcipelago di Harris, tra cui spicca Taransay, dal profilo aggraziato ed elegante.

Nel punto in cui l’acqua scrosciante della cascata si unisce a quella del lago, tante pinne emergono in superficie: è un banco di salmoni che vaga sotto quelle acque scure, sotto una folta coltre di nubi. Ogni tanto questi salmoni salgono in superficie con un guizzo veloce e argenteo e poi riaffondano il loro corpo argentato dentro quelle acque. La baia è sovrastata dal castello di Amhuinnsuidhe, dall’impronunciabile nome gaelico e residenza privata di snob e scortesi proprietari.

In fondo, sopra la lunga duna, uno strato di machair colora di giallo, viola e verde il bianco ghiacciato della sabbia.
Continua…
Photo Credits: Lucia Tysserand
Leggi: La Scozia di Lucia – parte I; La Scozia di Lucia – parte II; La Scozia di Lucia – parte III; La Scozia di Lucia – parte IV; La Scozia di Lucia – parte V e La Scozia di Lucia – parte VI.