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La Scozia pensa all’indipendenza… olimpica

Creato il 18 settembre 2013 da Newebsolutions

Bandiera ScoziaAi prossimi Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, il tennista Andy Murray potrebbe difendere l’oro olimpico di Londra sotto la bandiera scozzese e non più sotto quella del Regno Unito. L’ultimo vincitore di Wimbledon, infatti, è di Glasgow e con una Scozia che sogna sempre di più la sua indipendenza dalla Gran Bretagna di sua maestà la Regina Elisabetta, potrebbe presto cambiare la sua ‘nazionalità’.

“Siamo certi che avremo nostre squadre olimpiche e paralimpiche. Questo porterà molti benefici”, ha dichiarato alla Bbc il ministro scozzese per i Giochi del Commonwealth e lo Sport, Shona Robison, ad un anno esatto dal referendum sull’indipendenza.

Un’indipendenza consentirebbe a molti più atleti – oggi chiusi dai colleghi inglesi, gallesi o nordirlandesi – di realizzare il sogno olimpico. Per ottenere l’indipendenza olimpica, però, la Scozia dovrà ovviamente prima ottenere l’indipendenza politica quindi affiliarsi con almeno cinque federazioni nazionali alle rispettive federazioni internazionali comprese nel programma olimpico del CIO.


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