Magazine Diario personale

La scrittura ci scrive

Da Lucas
Non condivido il pessimismo di Fabristol, forse perché, contrariamente a lui, non mi lamento dell'inutilità della scrittura-lettura nella rete. Per me - concesso che lo sia - tale inutilità è una cosa necessaria, in quanto considero il blogging uno dei banchi di prova dell'individualismo moderno. Bloggare, infatti, consente all'individuo di manifestare il suo pensiero attraverso parole, immagini, suoni senza altra pretesa che quella di far uscire dall'io-ricettacolo delle rappresentazioni, una piccola porzione di rappresentazioni che lo rappresentano (e mi scuso del pasticcio rappresentativo).
«Quando scrivi - una forma qualsiasi di scrittura - ti accorgi se ti stai avvicinando alla “cosa” oppure no. Avverti una sorta di meccanismo sensorio, una specie di feedback continuo senza il quale non si potrebbe scrivere. È ingenuo pensare che la scrittura sia un semplice processo in due tempi: prima decidi cosa vuoi dire e poi lo dici. Al contrario, come tutti sanno, scrivi perché non sai cosa vuoi dire. È la scrittura a rivelarti quello che volevi dire, anzi a volte è lei che costruisce quello che vuoi o che volevi dire. Quello che rivela (o asserisce) può essere anche diverso da quanto all'inizio credevi (o immaginavi) di voler dire. È questo il senso in cui si può affermare che la scrittura ci scrive. La scrittura mostra o crea (e non sempre siamo in grado di distinguere una cosa dall'altra) quello che era il nostro desiderio un momento prima». J. M. Coetzee, Doppiare il capo, Einaudi, Torino 2011 
E io avevo desiderio di essere e non sapevo come fare a soddisfarlo. Ho cercato vari modi, ma nessuno mi si è mai confatto come questo (del blog). E non voglio nemmeno indagarne le ragioni inconsce che stanno dietro tutto questo. Tiro avanti, scrivendomi addosso e non sapendo mai esattamente dove andrò a parare. Solo a post compiuto mi si rivela un barlume di senso. Le più volte mi ci riconosco, e sorrido soddisfatto. Io sono questo e questo e soprattutto, come diceva un filosofo pazzo, non scambiatemi per altro.

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