Dopo il libro Riprendiamoci la scuola, Alex Corlazzoli pubblica un altro libro: La scuola che resiste. Nella scuola di Corlazzoli la vita non è fuori, ma dentro l’aula, e i bambini non devono adeguarsi ai programmi, ma provare loro stessi i modi giusti di apprendere.
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In uno dei suoi ultimi articoli riporta una interessante notizia:
Lo dicono gli scienziati di Oxford e in questi giorni se ne parla per la prima volta in Italia perché il preside del liceo scientifico di Biella, David Coen Sacerdotti ha intenzione dal prossimo anno di proporre l’entrata a scuola alle 10. Secondo la ricerca oxfordiana, infatti, per chi ha tra i 12 e i 22 anni, svegliarsi alle sette di mattina equivale alle 5 per un adulto. Ciò significa che i nostri ragazzi arrivano a scuola ancora addormentati. Una proposta, quella del dirigente di Biella, che in realtà apre una finestra su un tema che va al di là dell’orario di ingresso e che riguarda tutti gli ordini di scuola, anche la primaria dove i ragazzini alle 8,15 arrivano più svegli e vivaci del maestro: i nostri bambini passano troppo tempo a scuola? Le ore di lezione sono troppe? Questo tipo di scuola, basato su un modello di società industriale, dove i ragazzi vanno in classe all’ora in cui i genitori vanno in fabbrica (o in ufficio), dev’essere cambiato?
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