“Metà delle scuole italiane
senza certificato di agibilità”(http://www.lastampa.it/2012/11/10/cultura/scuola/meta-delle-scuole-italiane-senza-una-certificazione-di-agibilita-nZxim8OeMCS148pCGG5e0I/pagina.html)
La denuncia nel rapporto annuale di Legambiente “Ecosistema scuola” «Un istituto su tre ha bisogno di interventi di manutenzione urgenti»
Allarme sicurezza nelle scuole italiane. Secondo “Ecosistema scuola”, il rapporto annuale di Legambiente presentato oggi a Torino, il 50% degli edifici scolastici italiani non possiede la certificazione di agibilità e oltre il 65% non ha quella della prevenzione incendi. E ancora: il 36% ha bisogno di interventi di manutenzione urgenti, il 32,42% si trova in aree a rischio sismico e il 10,67% in aree ad alto rischio idrogeologico.
(senza parlare delle notevoli carenze per quel che riguarda le infrastrutture, mancanza di palestre, campi di gioco, sale computer, aule per la traduzione, spazi ricreativi e creativi...e tanto, tanto altro. La nostra primaria risorsa lasciata nella melma, non supportata e nemmeno al sicuro)
La ricerca ha indagato la qualità delle strutture e dei servizi della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di 96 capoluoghi di provincia - Trento, Piacenza e Verbania le città al top della speciale classifica - passando ai `raggi X´ 7.139 edifici scolastici. Di questi, solo il 7% è stato costruito negli ultimi vent’anni, ma neppure i nuovi edifici - secondo Legambiente - sono costruiti secondo tecniche sostenibili e innovative. Basti pensare che i criteri della bioedilizia sono presenti solo nello 0,47% dei casi. (l'importante era comunque appaltare e subappaltare, senza nemmeno tenere conto della sicurezza e del benessere che prioritariamente bisogna dare alla scuola per queste giovani vite)
«La sicurezza delle scuole è una priorità, i nostri ragazzi devono stare in luoghi sicuri», ha sottolineato il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, che oggi nel corso di un incontro con i liceali torinesi ha rivendicato «il buon lavoro» degli ultimi mesi. Ma ha anche ammesso che c’è «bisogno di una programmazione pluriennale». Oltre che di risorse, come ha ricordato il presidente dell’Upi e della Provincia di Torino, Antonio Saitta, che proprio oggi ha rinnovato l’appello al ministro Profumo ad «intervenire sull’emergenza delle risorse nazionali che per l’edilizia scolastica il Governo non trova». ( quanta saggezza nelle parole del ministro Profumo...si vede che avrà avuto modo di maturarle in tutti questi anni di partecipazione silenziosa...)
Negli ultimi due anni, del resto, secondo Legambiente in tutta Italia si è registrato un calo totale degli investimenti in manutenzione. Regioni come Toscana, Piemonte ed Emilia Romagna, da sempre fiori all’occhiello in questo campo, dal 2008 hanno dimezzato gli investimenti nel settore. Una situazione che peggiora ancora al Sud, dove la media degli investimenti è inferiore a quella nazionale. Un vero problema, secondo Legambiente: è notizia di oggi che due scuole superiori torinesi, Luxemburg e Copernico, sono al centro di uno speciale programma di vigilanza per il grave rischio di crolli dei soffitti. Un pericolo emerso dalle ispezioni ordinate dalla Procura.
(tutto il contrario di quello che una piccola nazione come la nostra dovrebbe fare. La nostra miglior risorsa, le menti e lo sviluppo delle giovani menti, ostacolate nel loro percorso di crescita. Vogliamo dare quest'inversione di tendenza? Ci vuole tanto a capire che bisogna investire nella scuola e nell'istruzione ed in tutte le strutture ad esse legate?!)