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La scuola italiana sta cadendo a pezzi – Testimonianza di uno studente

Creato il 02 dicembre 2013 da Salvatore Cugliari

La situazione economica del nostro paese è disastrosa e ci avviciniamo, giorno dopo giorno, a quella della Grecia. Molti nostri servizi pubblici vengono a mancare e quelli di cui possiamo usufruire sono pessimi. Il nostro sistema scolastico non ha mai funzionato e, da questo punto di vista, dovremmo iniziare a prendere a modello altri paesi, come, per esempio, la Finlandia; oltretutto lo stato con tutte le tasse e i tagli all’apparato pubblico non è in grado di fornirci neanche un’istruzione e strutture scolastiche degne di un paese come il nostro.

Secondo Cittadinanzattiva lo stato di manutenzione delle scuole italiane è inadeguato nel 39% dei casi, contro il 21% dello scorso anno. Secondo infatti il seguente rapporto:

  • In 1 scuola su 7 ci sono lesioni strutturali evidenti;
  • Il 20% delle aule presenta distacchi di intonaco e il 25% segni di fatiscenza;
  • Nel 31% dei bagni ci sono muffe, infiltrazioni e umidità;
  • Il 51% delle aule è senza tapparelle o persiane e il 28% ha le finestre rotte;
  • Il 10% delle sedie e dei banchi è rotto e in oltre un terzo dei casi (39%) gli arredi non sono a norma, adeguati ad esempio all’altezza degli alunni;
  • Un terzo delle scuole ha subito atti di vandalismo;
  • Barriere architettoniche (13%) e pavimenti sconnessi (12%) ostacolano la vita agli studenti con disabilità presenti in numero sempre crescente;
  • Il 26% delle scuole, nella gran parte delle aule, non ha sufficiente spazio per la presenza di una carrozzina;
  • Il 44% delle aule non ha banchi adatti o adattabili per una persona in carrozzina;
  • Nel 57% dei casi, non ci sono in aula attrezzature didattiche o tecnologiche per facilitare la partecipazione alle lezioni degli studenti con disabilità;
  • Non ci sono tavoli o postazioni adatte ai disabili in carrozzina nel 28% dei laboratori; nel 18% delle biblioteche e nel 17% delle mense.

Un deprecabile esempio è quello accaduto pochi giorni fa, 29 novembre 2013, dove a Cagliari il tetto di un liceo pubblico ha ceduto e sono stati feriti due studenti e un’insegnante. Oggi vorrei però porre la vostra attenzione sul liceo scientifico De Sanctis a Napoli. Le condizioni dell’edificio sono pessime nonostante i fondi ricevuti:

  • La palestra non è agibile dal 2010;
  • Non ci sono vie di sicurezza se non l’ingresso principale;
  • Pessime condizioni delle porte al primo piano;
  • Amianto rimosso nel 2012;
  • Crepe nei muri e nelle pareti, cedimento di intonaco e altro; (foto 1-2-3-4)
  • Disfunzione dei termosifoni e di acqua calda.

Giorno 27 novembre 2013 gli alunni, tra cui il sottoscritto, hanno manifestato per il loro diritto alla sicurezza in un’infrastruttura pubblica. Giorno 28 è avvenuta l’occupazione (foto 5). Questa situazione è ormai insostenibile e noi studenti del suddetto liceo chiediamo allo stato italiano di fare gli interessi della gente comune e non dei porci banchieri di Bruxelles.

di Francesco Killuminati


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