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La scuola nella bufera

Creato il 14 marzo 2011 da Crazyideas

 

La scuola nella bufera

La scuola italiana da tempo è nell’occhio del ciclone. Per salvarla non  era però necessario  affidarla ad un giovane ministro in gonnella che, senza alcuna esperienza,  all’improvviso si è svegliata una mattina decisa a  “migliorare” la Scuola alla maniera dei gamberi, per riportarla a quella dei primi dell’Ottocento.

 

 

Gli stessi, che appoggiano il Ministro, hanno ricordato che l’Ocse ha bocciato per l’ennesima volta la scuola italiana, ma hanno sottolineato che si era  salvata “solo la scuola elementare”. Ebbene, il ministro  ha cominciato ad abbattere pesantemente  la sua scure proprio sulla scuola elementare per tornare (udite, udite!) al maestro unico, tuttologo…

In un mondo che ha fatto passi da giganti, con bambini di sette, otto anni (non più i bamboccioni di tanti anni fa !), che usano abitualmente il computer per “chattare”, per esplorare l’universo tramite “internet”, che si incontrano tramite “facebook” che  usano “siti web” , che corrispondono con gli “e.mail”, che ricorrono a wikipedia, vogliamo tornare alle classette di una volta ( e, perché non anche ai vecchi banchi di legno?)  senza almeno introdurre computer, lavagne elettroniche e  altri ritrovati.

La scuola elementare da molti anni aveva fatto  un importante salto di qualità con l’introduzione degli “ambiti disciplinari” affidati a maestri che si erano specializzati ciascuno su un gruppo di materie : linguistico ,matematico e scientifico. Ebbene, si è smantellato, da un giorno all’altro, questo impianto per tornare alla “maestrina dai capelli rossi” di deamicisiana memoria , alla riduzione dell’orario scolastico settimanale e degli insegnanti,all’aumento degli alunni per classe, all’accorpamento delle classi   con la vergognosa, balorda ed incompatibile pretesa di “migliorare” in questo modo la scuola!

Purtroppo, alle spalle c’è il non troppo malcelato intento di ridurre lo spaventoso buco debitorio dello Stato e, manco a farla apposta, lo si vuole ridurre a spese di innocenti bambini, gli uomini responsabili di domani.

Intanto, si continua a mantenere in piedi il vero carrozzone “spreca soldi” fatto di Camere e di Consigli regionali, provinciali e comunali pletorici con l’aggiunta di portaborse, parenti, raccomandati ed “affini” (sistemati in uffici inutili), di consulenti di tutti i tipi, di enti e consorzi montani, di speculatori senza scrupoli. E l’elenco, con un po’ di pazienza, potrebbe  essere allungato all’infinito!



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