
Mai così presente come in questi anni la scuola media Zani nel panorama fidentino degli eventi, e lo fa come la sua missione di scuola lo chiede: con l'educazione alla cultura che è poi il miglior modo di fare Cultura. E' questo un momento in cui in città si parla molto di promozione della città attraverso la cultura e della valenza del dialetto come fattore di cultura, ma la Zani e anche altre realtà scolastiche non si accontentano di sole parole e tanto meno di indugiarvi.

L'evento di cui parliamo si è tenuto il 30 ottobre presso ex macello ed aveva un duplice titolo: "Immagini Sonore" a significare i protagonisti, i ragazzi della 3° B del corso musicale, "Burägh nel tempo" ad indicare la vicinanza e l'appartenenza con la città in un rapporto che dura ormai da novant'anni
Gli insegnanti coinvolti più direttamente sono i professori del musicale Bertolani Francesca, Bonetti Roberta, Vincenzo Torricella e Rossi Michele e la professoressa Mara Dallospedale per i "lettori" della 2° A. E' di Mara Dallospedale il saluto d'apertura: "L’occasione che ci ha portato qui questa sera è l’ottobre fidentino, quel momento dell’anno in cui siamo invitati a festeggiare, con il nostro Santo Patrono, anche la nostra città. Poiché questa nostra città è ricca di storia, ci è sembrato bello proporvi, assieme alla buona musica che ci offriranno i ragazzi della sezione musicale, anche immagini di Fidenza, soprattutto della ‘vecchia’ Fidenza, che forse molti di voi non hanno conosciuto e che qualcuno, speriamo, rivedrà invece con piacere e, magari, con un po’ di nostalgia… Questo perché pensiamo che intrecciare tempi e luoghi nel riconoscimento delle proprie radici serva a riappropriarsi della propria eredità storica e culturale e a rinsaldare il senso di appartenenza ad una comunità. A questo proposito, approfittiamo del contributo che ci è stato offerto proprio in questi giorni dal prof. Ambrogio Ponzi. Commentando il rapporto dell’Istat, che registra un calo notevolissimo dell’uso del dialetto, Ponzi propone di fare ‘ogni sforzo per consolidare quelle conoscenze che tuttora abbiamo sul nostro dialetto al fine di renderle patrimonio della comunità fidentina’. E per dare il nostro, se pur piccolo, contributo, a parlare di radici, anzi, di räviši, stasera, è qui con noi un poeta fidentino, tanto fidentino che si esprimerà nella nostra lingua madre, il dialetto borghigiano. E’ una persona molto conosciuta nella nostra città, ci ha regalato ben due raccolte di poesie dialettali… salutiamo Franco Giordani."
