Magazine Cultura
devo dire che questo libro è stato una gran bella sorpresa. da parecchio lo avevo in casa, non so nemmeno che cosa mi aveva suggestionato all'acquisto poichè l'autore, benchè popolarissimo in Giappone (nonchè vincitore di parecchi premi) qua da noi risulta sconosciuto ai più. certo, la descrizione della trama poteva incuriosire, ma proprio perchè si tratta di materia paranormale, molto conta come viene resa. bene, sono contenta di dire che la lettura si è rivelata interessante e che nemmeno il finale ha deluso. la storia parte subito da un paradosso; Naoko e Monami, madre e figlia, sono in viaggio quando il loro autobus ha un terribile incidente. vengono ricoverate in condizioni disperate; Heisuke, rispettivamente marito e padre, riesce a dare il saluto estremo a Naoko e attende con ansia che Monami si risvegli dal coma. quando la ragazzina apre gli occhi però rivela di non essere Monami, bensì Naoko. Heisuke si ritrova così a convivere con la moglie che si è incarnata nel corpo della giovane figlia. Naoko/Monami deve tornare a scuola e all'inizio fatica a interpretare il ruolo della bambina, mentre quando è da sola con Heisuke il ruolo moglie/marito viene ricoperto con più naturalezza, non fosse che il sesso viene completamente cancellato per ovvi motivi. il tempo passa e i due raggiungono una sorta di equilibrio malgrado le reciproche gelosie, in quanto Heisuke si sente attratto dall'insegnante di Naoko/Monami e lei è oggetto dell'interesse romantico di un compagno di classe. in mezzo ci stanno gli incontri dei familiari delle vittime dell'incidente, la curiosità di Heisuke di comprenderne le ragioni e la presa di coscienza di Naoko, che decide di non lasciarsi sfuggire la ghiotta occasione di rivivere la propria vita potendo fare scelte diverse, anche se ciò va contro Heisuke. ho trovato questo romanzo molto ben approfondito per quanto riguarda le psicologie dei protagonisti e perfettamente credibile malgrado la situazione piuttosto assurda. la conclusione riscatta un penultimo capitolo smielato e convenzionale; le riflessioni di Naoko poi mi hanno toccato molto da vicino, così come toccherebbero moltissime persone che desiderano riavvolgere il nastro del tempo e vivere la propria adolescenza con la consapevolezza dell'età adulta. da questo libro sono stati anche tratti due film; uno giapponese (Himitsu - che ho trovato solo sottotitolato in qualche altra astrusa lingua asiatica) e uno francese, più recente e tratto più liberamente (Si j'étais toi)