e non è mai un mero ‘gioco’ di parole
In un mondo sempre più social del mi piace, commento e condivido
il vantaggio competitivo di una azienda non risiede più nella (asettica) differenziazione
ma nell’offrire al meglio quello che i clienti vogliono veramente
E soprattutto, offrire, loro una esperienza di acquisto che li faccia sentire “unici”.
In un mondo sempre più complesso il prodotto migliore
non è quello che ha le caratteristiche più nuove e arzigogolate
ma (di fatto) è quello che … semplifica la vita alle persone.
Naturalmente la SEMPLICITA’ – da non confondersi nè con banalità nè con la essenzialità – è il risultato della percezione di un ‘processo’ soggettivo di rappresentazione della realtà. E il livello di percezione diventa la nostra linea guida su cui declinare una scala di valori strettamente collegati ai tempi e alla nostra capacità di accumulare e capitalizzare le esperienze
Una interessante visualizzazione di capitalizzazione delle esperienze e del sapere (collettivo) secondo me è data da questo video, nato per scopi altri, ma ben utilizzabile ai nostri fini.
Buona visione.
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Ecco dunque che la semplicità è un dovere(sociale) ma innanzitutto è Percezione
Nei Veda è Maya il velo dell’illusione, che ottenebra le pupille dei mortali e fa loro vedere un mondo di cui non si può dire né che esista né che non esista;
Il mondo è simile al sogno, allo scintillio della luce solare sulla sabbia che il viaggiatore scambia da lontano per acqua, oppure ad una corda buttata per terra ch’egli prende per un serpente.
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