



Accanto a questi, ci sono le innumerevoli collane dedicate a temi quali il calcio, il basket, la danza, il pattinaggio, i cavalli, i pirati, i gatti, i cani. I grandi editori sono i promotori di queste narrazioni, ma anche editori indipendenti di media grandezza non disdegnano questa strada. Non ci resta che leggere questa gran quantitá di proposte e farsi così un'idea della letteratura che i bambini sembrano prediligere. Ho appena terminato la lettura della nuova Schiappa, il successo di queste settimane. A pagina 218 l'autore ringrazia: "Grazie a tutti gli insegnanti e ai bibliotecari che hanno messo il mio libro nelle mani dei ragazzi". Questo ringraziamento mi sorprende e mi fa pensare. Avrei portato a scuola questo libro al tempo del mio insegnamento? No. Avrei cercato di discutere con i ragazzi se avessi capito che lo leggevano con interesse? Di sicuro, sì. Sarei partita da quello che scrivono gli adulti, avrei cercato di analizzare insieme a loro i disegni, le scene, la comicitá, l'ironia, l'ambiente, i comportamenti. Mi sarei chiesta perchè si va tanto a messa, si gioca tanto al computer, si legge solo una serie, si fanno delle ore di fila per un autografo, si pensa tanto ai soldi. Avrei chiesto loro se potevano immaginare che a una maestra come me potesse piacere un libro disegnato così male.






