Ci stiamo abituando a racchiudere i nostri pensieri in 140 caratteri, perchè non usarli per raccontare una serie tv?
L’idea è venuta a Sky, che ha lanciato la campagna “Twittaserie”: la sfida consiste nel riassumere le serie tv, magari anche con un pizzico di ironia, e postarle su Twitter con l’hashtag #TwittaSerie.
Ne stanno venendo fuori dei capolavori:
Dexter – Ci sono più sacchetti di plastica nella baia di Miami che alla Coop (KipLathin).
La signora in giallo – C’è una vecchia che forse porta sfiga e che non si fa mai i cazzi suoi (gianlucaneri).
Supercar – Futuro bagnino di Baywatch fa conversazione con un’automobile che si guida da sola (quotidianonet).
Ally McBeal – Avvocati stressati si rilassano cantando Barry White nel cesso dell’ufficio (tulipenoir).
Lady Oscar – Si parla di leberté egalité e fraternité e la sigla fa “tuo padre voleva un maschietto ma ahimè sei nata tu!” (x__thenothing).
Tra un tweet e l’altro, è un tripudio di persone che si divertono e che lodano la spassosissima iniziativa, alla quale non ho potuto fare a meno di dare il mio contributo: Dr House – Medico drogato di Vicodin ti diagnostica sarcoidosi dopo averti scassinato l’appartamento e tagliato un arto a caso.