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La Sete e il Gioco

Creato il 13 novembre 2013 da Chandy
Prepotentemente la sete di viaggiare mi ha RIpresa negli ultimi anni. Viaggiare per scoprire e per scoprirsi, per conoscere, per vedere, per lasciare. E’ bello, dopo ogni avventura, tornare nel nostro nido colorato e un po’ hippy, godere dei nostri comfort ma è l’alternanza tra le due cose che mi aggrada. Sapersi muovere con nonchalance tra le due sponde, godendo dei propri piccoli lussi quotidiani ma anche saper stare senza e vivere con poco in posti totalmente diversi.Arrangiarsi. Non voglio attaccarmi a quell’angolino di casa, a quel divano piuttosto che alla tazza che fa tanto "roccheroll"Voglio usare queste cose carine quando ci sono, ma non voglio esserci attaccata. E in fondo mi viene naturale non farlo 8anche se l'ultima volta sono stata messa a dura prova )
Sono nomade dentro. Ci sono stati anni duri,difficili,dolorosi. Credevo che non avrei viaggiato mai più,che il mio sogno di girare il mondo fosse ormai morto perché impossibile. Viaggiavo tuttavia in giro per l’Italia,ne ho approfittato per assaporare il nostro Belpaese,andare tante volte a Roma, estasiarmi in piazza del Duomo a Firenze (e chiedermi se sia vera tanta Bellezza),passeggiare nel Palazzo Ducale di Urbino ventosa e sui ciottoli dei suoi vicoli stretti e ripidi che conosco tanto bene.In quegli anni ho vissuto tante avventure,alcune da film! (Come quella volta in cui mi ritrovai in un hotel pieno di musicisti emergenti, insieme ad un amico cantante/chitarrista…forse un giorno vi racconterò. Roba da Almost Famous) Poi io e lui,il mio Vì, ci siamo ritrovati e non si è capito più niente! Abbiamo iniziato timidamente: qualche weekend tra i Sassi di Matera (nel ventre di Madre Terra), una notte in un Trullo magico ad Alberobello…per allontanarci più su,a trovare i parenti sparsi in giro per l’Italia per cercar lavoro da quelle parti e visto che c'eravamo scoprire nuovi luoghi. Eravamo sempre senza soldi e dovevamo sempre stringere la cinghia. Non che la situazione adesso sia cambiata molto, ma un pochino meglio si.
Il Salento,pare ci voglia qui. Abbiamo imparato a gestirci e ci siamo aperti al mondo, pronti a cogliere ogni occasione.
A rinunciare al superfluo (quel vestito,quella cena) pur di vedere.E così riusciamo a spingerci più lontano,ogni tanto. Non so per quanto durerà, ma ce la godiamo (tra i pro e i contro della situazione). Nel frattempo. Senza attaccamenti, solo per la voglia di giocare a questo grande immenso Gioco che è la Vita.

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