La Settimana della Scienza e la Notte dei Ricercatori 2014

Creato il 02 settembre 2014 da Sabrinamasiero

Il manifesto della Notte Europea dei Ricercatori, Frascati Scienza, 2014. Crediti: Frascati Scienza, http://www.frascatiscienza.it/ .

C’era una volta un epoca in cui, quando parlava la scienza, i cittadini si toglievano il cappello e ascoltavano il Verbo senza fiatare. Era l’epoca di The World of Tomorrow, la grande fiera di New York del 1939, l’epoca della cosrtuzione dell’Atomium di Bruxelles nel 1958, dello sbarco sulla Luna del 1969. L’epoca in cui al medico, come al fisico o all’agronomo, si credeva sulla parola. Quell’epoca, una lunga luna di miele con la scienza, è finita.
Così scrive Gianni Carrada nel suo “Comunicare la scienza – Kit di sopravvivenza per ricercatori”.

“La scienza non mi piace” o “la scienza la trovo difficile”. Questo è capitato di sentirmelo dire spesso quando nelle mie classi insegnavo matematica e fisica.
Mi sono chiesta altrettante volte: che cosa vuol dire “non mi piace”?
La scienza è parte della nostra vita, del nostro quotidiano; la maggior parte delle nostre attività ha qualche elemento di scienza. La maggior parte degli strumenti che usiamo nella vita di tutti i giorni è legata alla tecnologia. Esiste un’alternativa?

Esiste un’alternativa, certo, ma questa non si limita ad organizzare una settimana dedicata interamente alla scienza, qualche caffè scientifico, scendere dalla famosa torre d’avorio dove si immaginavano relegati gli scienziati e finire in piazza per raccontare le proprie ricerche. Se fosse solo questo si darebbe una visione della scienza come separata dal resto della società, un qualcosa a cui parteciperebbe solo un numero limitato di persone, quelle a cui la scienza piace. E’ forse anche per questo che oggi si parla di Public Engagement in Science and Technology (PEST) e non più di Public Understanding of Science (PUS). Nel PEST lo scienziato non vuole convincere, non ha nulla da insegnare, vuole però condividere le sue ricerche con il pubblico, vuole discutere e vuole interagire, una sorta di “noi” e di “voi”.

E’ questo l’obiettivo della “Settimana della Scienza”, che arriva quest’anno alla nona edizione, in programma dal 22 al 26 settembre 2014 e che culminerà nella Notte Europea dei Ricercatori (26 settembre), un grande progetto promosso dalla Commissione Europea che porta la scienza e i ricercatori tra i cittadini, i giovani e i giovanissimi, tra gli studenti e il pubblico generico. Quest’anno, oltre Roma e Frascati, anche Trieste, Milano, Pavia, Bologna, Ferrara, Pisa, Bari, Catania e Cagliari parteciperanno all’evento.

Durante la “Settimana della Scienza” si parlerà di “Sostenibilità”, un argomento di fondamentale importanza per i ricercatori italiani ed europei. I ricercatori, infatti, sono coinvolti in modo attivo nella ricerca di principi e soluzioni fondamentali per risolvere le sfide sociali del nostro futuro. Il ricercatore in prima linea è impegnato nel realizzare gli strumenti che permetteranno di rendere sostenibile il futuro.

La Sostenibilità passa, per esempio, attraverso la limitazione dei cambiamenti climatici e loro effetti; la messa in sicurezza del territorio laddove è compromesso da anni e secoli di sfruttamento umano, quindi dal monitoraggio dallo spazio di questo con tecnologie di cui i ricercatori italiani sono maestri nel mondo; Sostenibilità significa ripensare a un modello economico e sociale che sia compatibile con lo sfruttamento delle risorse naturali prima che il degrado attuale le comprometta definitivamente; quindi architettura, edilizia, trasporti, alimentazione e comparto energia saranno alcuni dei tanti temi particolari toccati negli incontri.

La Notte Europea dei Ricercatori 2014 è un evento promosso dalla Commissione Europea, coordinato e realizzato da Frascati Scienza.


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