La settimana INCOMpleta: dal 4 al 10 Luglio

Rilancio alcuni episodi delle settimana socialmediatica appena trascorsa, quella dal 4 al 10 Luglio.

GOOGLE PLUS

La notizia della settimana è sicuramente il lancio di Google Plus sulla scena dei social metwork.
Ne parla La Repubblica del 4 Luglio con un articolo di Mauro Munafò.
Dopo i primi giorni di corsa spasmodica alla ricerca di un invito il popolo dei beta tester hanno cominciato a entrare in massa grazie alla riapertura del flusso negli ultimi giorni della settimana. Ora è aperta la caccia al VIP.
La storia epica è lo scontro tra il Moloch dei social network, Facebook, e la new entry che però è prodotta dal Moloch dei motori di ricerca.
Il pubblico, sacchetto di patatine in mano, si gode lo spettacolo.
La creatura di uno Zuckerberg che sta spopolando in popolarità, anche in Google+, prende le contromisure e, a giudicare dalla celerità con cui ha implementato la contromossa all’unica vera novià del concorrente, il socila network doveva essere informato da mesi dei dettagli del progetto per poter sfornare la videochat
Non sarà solo Facebook a preoccuparsi del nuovo venuto, lo dovrà essere anche LinkedIN dato l’anuncio tempestivo fatto da Jeff Huber, Google VP of Local and Commerce, sull’arrivo di uno spazio ad hoc per le aziende dentro il nuovo social network

MY SPACE

Forse Justin Timberlake è ancora troppo immedesimato in Sean Parker, il personaggio che interpretava in The Social Network, tant’è che fa attivamente parte della cordata di venture capitalist che acquisiranno lo sfigatissimo MySpace.

Il social network più popolare fino all’era Facebook ha avuto un declino che l’ha portato da un quotazione, al ribasso, di 500 milioni di dollari di valutazione nel 2005 agli attuali 30 milioni, cifra con la quale è sul mercato.

La redazione di Dowloadblog si è divertita a fare un sondaggio sul futuro di MySpace tra i suoi lettori ed i risultati non sono certo incoraggianti per Timberlake e soci.

Ricordiamoci qual’è stato il difetto principale del declino di MySpace

SKYPE

La risposta a Google + da parte dei suoi principali concorrenti non si è fatta attendere.
Con una tempestività che ha dello sconcertante, Mark Zuckerberg, ha prima annunciato una novità sconvolgente e poi tirato fuori le sue carte che non sono state da poco.
Si tratta dell’accordo che lega Facebook, Skype e, per motivi di partecipazione azionaria, anche Microsoft.

La storia era iniziata qualche settimana prima con gli 8,5 miliardi di dollari sborsati da Microsoft per comprare la maggioranza azionaria di Skype e dare inizio alla convergenza sempre più stretta tra il mondo dei gestionali e della produttività personale con le videoconferenze ed il mobile.

La velocità delle decisioni strategiche nell’ambito dell’ICT è diventata pari al cambio gomme nel box Ferrari.

AGCOM

Tutto è cominciato qualche settimana fa con l’annuncio che l’AGCOM avrebbe assunto i suoi poteri di Garante per la Comunicazione per porre rimedio al problema del diritto d’autore in rete.

Come sempre succede in Italia, vuoi per l’arretratezza culturale rispetto alle problematiche tecnologiche, vuoi per il legittimo sospetto che affiora sempre in un sistema in cui i poteri forti sono sinonimo di occultismo e satanismo massonico, si è levata la protesta da parte di tutta quella rete, web e non web, che coindivide i valori di indipendenza e libertà d’espressione ormai globalizzati.

La notte della rete è stato l’evento mediatico che ha coinvolto i social media italiani e qualche risultato è stato ottenuto viste le parziali revisioni del provvedimento.