Deve averlo rovinato la definizione di “erede di Van der Sar”. Sicuramente avrà rivisto i dvd del portierone olandese ai tempi della Juventus (anzi, forse ha goduto delle imprese di Edwin sui mitici minidisc Sony), e quindi si è sbagliato. David De Gea, voluto dall’intramontabile sir Alex Ferguson, si è rivelato una scommessa incerta come quelle di Beppe Signori. Nella migliore tradizione dei portieri del Manchester United, il ragazzotto spagnolo ha alternato interventi alla Schmeichel e performance alla Taibi.
Il marchese Del Bosque, al momento di preparare le convocazioni definitive per Euro 2012, lo ha escluso dalla lista. Passi per Casillas titolare, è la garanzia di avere la Carbonero a bordocampo. Victor Valdes è inutile, si vede anche nel Barcellona: se la palla sta lontana dall’area ok, sennò rischia di prendere gol pure da Nocerino. Ma Pepe Reina come terzo portiere deve essere stato un grande smacco per Davidino: la migliore prestazione il portiere del Liverpool l’ha offerta come conduttore della festa per la vittoria del mondiale del 2010.
Il massimo che ha fatto De Gea è stato mangiare una ciambella in un supermercato e uscirsene senza pagare. Chissà, forse aveva fretta di raggiungere la fidanzata a casa.
Edurne Garcia: una dei pochi casi in cui De Gea non è uscito a vuoto
Giorgio Caccamo@giorgiocaccamo